Droga, numeri allarmanti nella Capitale
Ospiti in collegamento: Alessandro Diottasi & Mario Diottasi, Comunità Mondo Nuovo
Se i dati del 2023 erano già allarmanti, anche il 2024 – ormai giunto alla conclusione – non rassicura. La nostra Regione si configura come una delle zone più prolifiche per lo spaccio di stupefacenti. Nel 2023 l’aeroporto di Fiumicino è stato lo scalo italiano in cui è arrivata la maggior quantità di cocaina per via aerea. Stupefacenti che finiscono nelle note piazze di spaccio della Capitale, ma anche nel basso Lazio, e che fruttano guadagni per milioni di euro.
Insomma un problema concreto contro cui bisogna battersi con tutti i mezzi a disposizione: controllo, repressione, prevenzione. I numeri ci raccontano drammaticamente che a farla a padrone è soprattutto l’hashish, che rappresenta oltre l’80% della droga sequestrata, una quantità raddoppiata rispetto agli anni precedenti. Un dato positivo è il calo dei morti dovuti all’uso di droghe: nel 2023 in regione sono stati 15, erano stati 32 nel 2022. a Roma i morti sono stati 9 contro i 21 dell’anno precedente.
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L’impegno della Comunità Mondo Nuovo
In questo scenario drammatico, assume ancora più importanza l’impegno di comunità che da anni, ma anche decenni, operano sul territorio per salvare centinaia di ragazzi e ragazze, uomini e donne. La storia della Comunità Mondo Nuovo nasce per volere si Alessandro Diottasi che, di fronte ad un’incomprensibile morte per droga di una persona cara, iniziava quella faticosa storia piena di significato e di speranza di nome “Mondo Nuovo” che diventerà la culla di centinaia di ragazzi che urlano alla vita.
La storia di una Comunità è sempre quella personale di uomini che lottano, che soffrono, che cambiano e maturano, trovando nel proprio cammino la certezza che dalla droga si può uscire.
La Comunità Mondo Nuovo si è costituita nel giugno 1979 (col nome di Associazione Civitavecchia Sana) e da oltre un trentennio opera nel campo delle emarginazioni sociali. Specializzata nel trattamento delle problematiche legate alle dipendenze e alle patologie e disagi conseguenti o connessi (sieropositività ai virus HIV e HCV, solitudine, difficoltà relazionali, scarsa autonomia personale, fragilità caratteriale, immaturità, detenzione, ecc.), i suoi interventi sono rivolti alla prevenzione, alla riabilitazione, al reinserimento sociale e alla concretizzazione della solidarietà verso tutte le situazioni di disagio ed emarginazione.