Diplomi per operatore socio sanitario: i quattro arrestati tornano in libertà. Il giudice per le indagini preliminari ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per omesso interrogatorio preventivo: dunque, tornano in libertà le quattro persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Velletri sui corsi per acquisire un diploma di operatore socio sanitario.
Diplomi per operatore socio sanitario, i 4 arrestati ora sono liberi
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale dei Castelli Romani ha infatti accolto l’istanza dei legali degli indagati annullando l’ordinanza di custodia cautelare e revocando gli arresti domiciliari per omesso interrogatorio preventivo così come prevede un articolo del Codice penale di recente introduzione.
Secondo gli investigatori della guardia di finanza che hanno operato tra le province di Roma e Latina era viva un’organizzazione criminale che, tramite due istituti con sede a Velletri appunto e nel capoluogo pontino, rilasciava diplomi di “operatore socio-sanitario” e attestati di specializzazione in “primo soccorso e sicurezza sul lavoro” senza lo svolgimento dei corsi formativi e dei tirocini obbligatori.
Le indagini sono state avviate a seguito di segnalazioni della Regione Lazio e varie querele, e hanno permesso di accertare che oltre 160 persone provenienti da tutta Italia hanno ottenuto false qualifiche.
Dunque i militari del comando provinciale di Roma la scorsa settimana hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei riguardi di quattro persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di privati, della Regione Lazio e per falsificazione di atti pubblici. Ma il gip Emiliano Picca ha rilevato che “nel caso in esame l’ordinanza è stata emessa per l’esigenza cautelare che in realtà è prevista nei casi in cui è obbligatorio l’arresto in flagranza mentre i reati satellite per cui si procede non rientrano tra quelli previsti dall’articolo 380 che indica le ipotesi tassative per le quali è obbligatorio l’arresto in flagranza per associazione a delinquere”.