Con l’avvicinarsi del Natale, i romani si preparano allo shopping di stagione, privilegiando regali come prodotti enogastronomici, capi d’abbigliamento, giocattoli e buoni regalo. Meno richiesti, invece, gli articoli tecnologici come smartphone, computer e accessori. Questo è quanto emerge dal report diffuso dall’Osservatorio economico di Confcommercio Roma.
Regali di Natale, i dati di Confcommercio
Per quanto riguarda le modalità di acquisto, solo il 19,3% dei consumatori sceglierà esclusivamente negozi fisici, mentre il 12% opterà per lo shopping online. La maggioranza, il 68%, utilizzerà entrambi i canali per approfittare della maggiore varietà e flessibilità.
Nonostante il clima natalizio, diversi fattori limitano gli acquisti: il caro vita, indicato dal 77,3% degli intervistati, resta la principale preoccupazione, seguito dalla generale instabilità economica (59,6%) e dai timori legati a situazioni geopolitiche (25,5%). Tuttavia, per il 40% dei romani, i regali natalizi rappresentano una spesa piacevole e irrinunciabile.
Un dato significativo è l’aumento della percentuale di chi si dedicherà agli acquisti natalizi: quest’anno saranno l’80,2% rispetto al 74% del 2023. La spesa media per i regali è prevista in crescita, raggiungendo circa 210 euro a persona, rispetto ai 194 euro stimati lo scorso anno. La maggioranza dei consumatori, l’86,3%, destinerà fino a 300 euro ai doni, mentre il restante 13,7% prevede di superare questa cifra.
Molti romani hanno approfittato degli sconti del Black Friday e del Cyber Monday per anticipare gli acquisti natalizi: quasi il 57% ha sfruttato queste occasioni, segnando un aumento rispetto al 2023.
Il presidente di Confcommercio Roma Pier Andrea Chevallard ha dichiarato: “Ci aspettiamo un buon andamento dello shopping, seppur in un contesto comunque di difficoltà da parte del singolo consumatore. Sostanzialmente i consumi rimangono stabili, stiamo riavvicinandoci ai livelli pre-covid. Dicembre è una grande opportunità per il commercio al dettaglio romano, che rimane componente importante del sistema sociale del nostro paese. La sua tutela rimane per noi una priorità. Se però i negozianti reputano di competere con online hanno già perso: devono specializzarsi. Tutte le iniziative tese a valorizzare il loro ruolo ci trova al loro fianco. Servirebbe una maggiore sensibilità da parte dell’amministrazione sull’opportunità di interventi per tutelare i commerci, evitando la diffusione di negozi di souvenir o fast food”.