Turismo e commercio per rilanciare la città: dai lavori alla Stazione al ritorno del “Civitavecchia summer festival”
Ospite in collegamento: Francesco Baldini, giornalista di “Civonline“
Importanti prove di dialogo tra Pincio e commercianti per il rilancio di Civitavecchia. Si è tenuto, presso l’aula Pucci, un incontro tra l’amministrazione comunale e una rappresentanza di commercianti operanti nei settori della ristorazione, dell’accoglienza e del comparto alberghiero. Presenti il sindaco Marco Piendibene, l’assessore al turismo Piero Alessi, l’assessore al commercio e urbanistica Enzo D’Antò e l’assessore al bilancio Florinda Tuoro. La riunione ha rappresentato un primo passo verso un dialogo costruttivo tra amministrazione e categoria, con l’obiettivo di affrontare temi cruciali per la città, dal turismo all’urbanistica, fino alla sicurezza.
Alessi ha sottolineato l’importanza strategica del turismo per l’economia cittadina. «Civitavecchia è una porta d’ingresso fondamentale, con oltre 3,5 milioni di persone che transitano ogni anno. Con il Giubileo, ci aspettiamo un incremento significativo, e stimiamo che almeno 7-800 mila visitatori decideranno di fermarsi in città».
Tra le priorità individuate, la creazione di una rete di accoglienza per chi sceglie di soggiornare e la valorizzazione delle risorse locali, come le terme di Traiano e la Ficoncella. L’amministrazione prevede inoltre di utilizzare fondi regionali per rendere parzialmente fruibile il Forte Michelangelo e di aumentare l’imposta di soggiorno, «nei limiti consentiti dalla legge, per reinvestire direttamente nella città».
Sul fronte degli eventi, l’amministrazione ha annunciato progetti per rilanciare l’immagine della città. Tra le proposte, una settimana dedicata alla zuppa di pesce a maggio e il ritorno del Civitavecchia Summer Festival – per cui è già stata presentata una proposta alla Regione con il Pincio in attesa dell’ok – la prossima estate, con l’auspicio di ospitare spettacoli di rilievo nazionale e internazionale ad agosto. Cristiano Avolio, vice presidente di Confcommercio, ha ribadito la necessità di «creare una città più bella e attrattiva, puntando anche sul turismo di prossimità e sulla digitalizzazione».
Andrea Palmieri, commerciante, ha posto l’accento su problemi legati all’abusivismo nel settore ricettivo e dei trasporti: «Servono interventi seri per garantire legalità e sicurezza». Il tema della desertificazione commerciale del centro è stato affrontato con preoccupazione, così come le difficoltà legate ai minimarket.
Sul piano urbanistico, l’assessore D’Antò ha aggiornato i presenti sulla riqualificazione della stazione ferroviaria, il cui progetto è in fase avanzata: «Una volta sottoscritto l’accordo con RFI, i lavori potranno partire già nel 2025». Per l’area Italcementi, è prevista la creazione di una nuova sede comunale, housing sociale e spazi per servizi, quindi niente maxi area commerciale. L’incontro, pur affrontando temi complessi, è stato giudicato positivamente. «Questo è il quadro su cui stiamo lavorando», ha concluso il sindaco Piendibene, ribadendo l’impegno dell’amministrazione per migliorare l’immagine della città e rispondere alle esigenze di residenti e commercianti.
Via XVI Settembre, il progetto va avanti: cambia la ditta
L’Ater di Civitavecchia compie un passo avanti significativo nel travagliato progetto di demolizione e ricostruzione delle palazzine di via XVI Settembre.
Dopo la risoluzione del contratto con la precedente ditta incaricata, l’ente è pronto a ripartire con una nuova impresa, con l’obiettivo di mettere fine ai ritardi accumulati e garantire una gestione più puntuale dei lavori. Un cronoprogramma preciso sarà presto definito per evitare ulteriori ritardi, mantenendo invariato il progetto attuale, dato che una revisione comporterebbe tempi incompatibili con le esigenze del territorio.
Il commissario Massimiliano Fasoli, infatti, ha annunciato che, dopo la risoluzione del contratto con la precedente ditta incaricata, sarà stilato un nuovo cronoprogramma dettagliato con l’impresa subentrante. L’obiettivo è evitare ritardi e imprevisti che hanno finora caratterizzato il progetto ereditato dalla precedente governance.
Le operazioni di demolizione e ricostruzione restano confermate nella loro forma attuale, non essendo possibile apportare modifiche significative al piano senza incorrere nella necessità di rifare la gara d’appalto, una procedura che richiederebbe tempi ormai incompatibili con le tempistiche dettate dal Pnrr. Si tratta di un intervento dal valore di 6,4 milioni di euro.
Parallelamente, l’Ater ha avviato un’indagine approfondita per risolvere la questione dei mobili degli ex inquilini delle palazzine, trasferiti tempo fa in un deposito a Pomezia. Si tratta di un problema annoso, che ha causato non pochi disagi alle famiglie coinvolte, preoccupate per gli eventuali danni subiti dalla loro mobilia.
È stato dato mandato di contattare ogni cittadino per verificare lo stato delle suppellettili e accertare eventuali danni subiti. Inoltre, l’ente si sta impegnando a trovare una nuova localizzazione per i beni, più vicina a Civitavecchia, in modo da facilitare la gestione e restituire alle famiglie i loro oggetti personali nel miglior stato possibile.
Queste azioni, pur in un contesto di criticità, testimoniano la volontà dell’Ater di procedere con determinazione verso una soluzione per una vicenda che, negli anni, ha assunto tinte grottesche e, come sottolineato dallo stesso Fasoli negli scorsi mesi, a farne le spese sono stati soprattutto le famiglie residenti rimaste in attesa di una ristrutturazione che, ad oggi, non è ancora avvenuta.
Il progetto, quindi, resta in piedi e per quanto riguarda la necessità di completare il 50% dell’opera entro la fine dell’anno l’intenzione del commissario straordinario Fasoli è di chiedere una deroga alla Regione spiegando le difficoltà incontrate per portare a dama una vicenda lunga ormai sei anni.
Differenziata, il Pincio valuta alternative
All’indomani del botta e risposta sui 300mila euro stanziati dalla Regione Lazio per il potenziamento della raccolta differenziata a Civitavecchia, l’assessore all’Ambiente Stefano Giannini ha chiarito la posizione dell’amministrazione, mettendo in discussione l’introduzione dei cassonetti intelligenti, inizialmente previsti nel progetto presentato lo scorso marzo.
«Il progetto originario prevedeva i cassonetti intelligenti, ma stiamo riflettendo sulla possibilità di ridefinire questa ipotesi -ha spiegato Giannini – tuttavia, dato che siamo in fase di chiusura del bilancio, stiamo riflettendo sulla possibilità di ridefinire questa ipotesi. La nostra priorità è intercettare fondi che rispondano in modo più efficace alle reali esigenze della città, migliorando il servizio di raccolta differenziata».
La difficoltà risiede nel vincolo di destinazione dei fondi regionali. «L’idea dei cassonetti intelligenti era stata ventilata in passato, ma non rientrava nel nostro programma elettorale – ha aggiunto l’assessore – stiamo valutando se questa soluzione sia realmente la più adatta alla nostra realtà locale».
L’obiettivo dell’amministrazione è duplice: migliorare il servizio e ridurre i costi di gestione per alleggerire la Tari a carico dei cittadini. «Due aspetti principali richiedono interventi: il sistema di conferimento, che deve essere più agevole per i cittadini, e i controlli, che vanno potenziati per garantire il rispetto delle regole e la qualità della raccolta».
Giannini ha sottolineato la volontà di aprire un’interlocuzione con la Regione Lazio per valutare un utilizzo delle risorse più in linea con le necessità locali. «Mantenere un dialogo aperto con gli enti finanziatori è fondamentale per ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili – ha concluso l’assessore – e offrire ai cittadini un servizio più efficiente e sostenibile».