Biodigestore di Casal Selce: continua la battaglia per il “no”, intanto si attende la sentenza del Consiglio di Stato
Ospiti in studio: Daniele Amatizi, Portavoce “Consorzio IV Santa Lucia” & Avv. Domenico Razza, Presidente “Comitato Salviamo Casal Selce”
Mentre continua ad infiammare la polemica e la battaglia per “no” non accenna a placarsi, si attende la sentenza del Consiglio di Stato – fissata per il 19 dicembre prossimo – per quanto riguarda il Biodigestore di Casal Selce.
Le motivazioni per cui residenti, cittadini, ma anche amministrazioni locali si oppongono sono ben note: “Qui (a Casal Selce, ndr) ci sono terreni dove gli agricoltori fanno i loro lavoro, prodotti che finiscono sulle nostre tavole – ha spiegato l’avv. Domenico Razza – quindi capite bene che il territorio non è idoneo ad ospitare un impianto di questo tipo. Ci opporremo con tutte le nostre forze, arriveremo fino alla Corte di Giustizia Europea se necessario, anche perché abbiamo fornito delle alternative che non sono state minimamente prese in considerazione dal sindaco Gualtieri”.
Il biodigestore è un dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. A Roma ne dovrebbero sorgere due, uno a Cesano e uno a Casal Selce. “In tutte le occasioni si è cercato di evidenziare le tantissime ragioni per cui il sito risulta inadeguato, – dicono ancora i cittadini – l’estrema vicinanza ai centri abitati, la viabilità inadeguata e comunque tutti i rischi che possono presentarsi con il sorgere di un impianto di questo tipo che, lo ripetiamo, è industriale!”.
Intanto, lo scorso settembre il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si era detto disponibile ad un confronto con i comitati del ‘no’ al biodigestore di Casal Selce. Il primo cittadino aveva aperto al confronto parlando con Elisabetta Musso, presidente Comitato Casal Selce, a margine della presentazione del nuovo autobus a chiamata a Massimina. Ma poi sull’incontro (auspicato dalle parti) ci fu un sostanziale nulla di fatto.