Alitalia, è di nuovo a rischio il futuro di oltre 2000 ex dipendenti
Ospite in collegamento: Antonio Amoroso, segretario generale Cub Trasporti
Il Ministero del Lavoro ha prorogato di ulteriori dieci mesi la CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) per gli oltre 2000 ex dipendenti Alitalia. Una storia, tutta italiana, fatta di proteste, sollecitazioni, insicurezze e futuro incerto per migliaia di lavoratori.
“Avevamo fatto notare che la proroga della cassa integrazione attuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, arrivata dopo un estenuante lavoro dei sindacati, aveva solamente rimandato la risoluzione della questione – ha detto in un’occasione il Capogruppo PD, Ezio Di Genesio Pagliuca -. Adesso, come allora, ci auguriamo che per Natale non arrivi una brutta sorpresa agli ex dipendenti Alitalia. È inaccettabile che il Governo, che aveva promesso un cambio di passo per il Paese, non abbia ancora messo in campo un Piano concreto per garantire un futuro stabile a queste famiglie“.
Un prolungamento, quello del Ministero, che è stato più volte richiesto dalla Cub Trasporti e rivendicato con numerose iniziative sindacali di piazza, fino alla Manifestazione davanti al MEF tenutasi il 29 novembre scorso in occasione dello sciopero generale e del corteo che ha attraversato il centro di Roma. “Il rallentamento subito dai piani di impresa di Ita, Swissport e Atitech, se non addirittura il loro “fallimento”, – ha spiegato Antonio Amoroso – non ha consentito la realizzazione della piena occupazione promessa che,
invece, deve concretizzarsi al più presto”.
Le richieste dei sindacati per tutelare migliaia di lavoratori
Il prolungamento degli ammortizzatori sociali, tuttavia, non tranquillizza né i lavoratori né le sigle sindacali che (come nel caso di Cub Trasporti) ritengono necessario continuare a mantenere desta l’attenzione e la mobilitazione: “I nostri punti fermi sono garantire l’integrazione della cigs da parte del Fondo di Solidarietà, fino all’80% della retribuzione
percepita prima della sospensione, archiviando il trattamento integrativo discriminatorio al 60%, definire il prolungamento di ulteriori 2 anni alla Naspi, come promesso dal Ministero del Lavoro, in modo da assicurare l’erogazione più duratura possibile degli ammortizzatori sociali; programmare gli interventi da parte del Fondo per il RINNOVO DEI BREVETTI e delle ABILITAZIONI dei lavoratori sospesi in cigs”.
