Don Gioacchino Rey, ecco la targa per il parroco delle trincee. Ricordare una figura di prestigio, storica, di rilievo medaglia d’oro al valore civile: a lui va una targa speciale.
Don Gioacchino Rey, “il parroco delle trincee”, si contraddistinse per il tentativo di aiutare gli uomini catturati durante la cosiddetta “operazione balena”. Il presidente del municipio VII Francesco Laddaga ha detto: “Vogliamo che il Rastrellamento del Quadraro entri nelle pagine di storia”
Don Gioacchino Rey, la targa per il parroco delle trincee, ecco dove
Una targa per celebrare il “parroco delle trincee”. È l’iniziativa che il municipio VII ha deciso di assumere per gli 80 anni della morte di Don Gioacchino Rey: il sacerdote che contribuì a far liberare alcuni uomini vittime del rastrellamento del Quadraro.
“Non vogliamo soltanto mantenere accesa la memoria del Rastrellamento. Il nostro obiettivo è infatti quello di far conoscere a più persone possibile cos’è accaduto al Quadraro affinché, quella vicenda, venga insegnata durante le lezioni di storia. Con questo obiettivo abbiamo ottenuto la cancellazione della strada dedicata ad Enrico Solmi (il guardasigilli che firmò le leggi razziali) e la sua intitolazione ai deportati del Quadraro. Ed è sempre in questo solco che faremo apporre una targa per Gioacchino Rey”, ha detto Laddaga.
Il sacerdote è stato anche insignito della medaglia d’oro al valore civile. “Con eroico coraggio e incurante dei gravissimi rischi personali – si legge nelle motivazioni per il rilascio dell’onorificenza al parroco – aiutò la lotta clandestina e, con generoso slancio, pastorale, sostenne coloro che cercavano scampo dalle violenze e dalle crudeltà delle forze occupanti”.
Nel corso dell’operazione che portò gli uomini guidati da Kappler alla cattura di centinaia di uomini (683 nell’elenco trascritto dal parroco e ricordato da Pierluigi Amen nel “Rastrellamento del Quadraro”), ebbe modo di contraddistinguersi con grande coraggio.
“Don Gioacchino Rey è venuto a mancare lo stesso anno del Rastrellamento, investito da un’automobilista in Centro. Il 13 dicembre ricorre la data della sua scomparsa. Ed è in previsione di quella data che abbiamo chiesto di apporre una targa, per ricordare l’opera meritoria del sacerdote – ha continuato Laddaga – cercò di intercedere con gli occupanti, riuscendo a far liberare il farmacista ed altre persone che avevano ruoli chiave nel quartiere”.