Roma si prepara a ospitare il Giubileo, evento di portata mondiale che prenderà il via il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa e si concluderà il 6 gennaio 2026. Per celebrare questa importante occasione, il quotidiano La Repubblica lancia il volume “Roma 2025 – Il Giubileo”, in distribuzione gratuita il 30 novembre insieme al giornale. Il libro si propone come un punto di riferimento approfondito per gli eventi e le opere di riqualificazione realizzate per l’Anno Santo.
Giubileo, le dichiarazioni del sindaco Gualtieri
Durante la presentazione nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, il sindaco Roberto Gualtieri ha fotografato il momento della città, pronta a inaugurare le sue opere a meno di un mese dall’apertura della porta santa.
“Di opere ne abbiamo realizzate tante, in tutti i quartieri: naturalmente nei luoghi giubilari, come è normale e doveroso, ma in tutta la città, a partire delle periferie” ha ricordato il sindaco.
“Siamo felici naturalmente della nuova piazza Pia, che è un’opera che resterà, che crea uno spazio pedonale grandissimo e bellissimo dove prima passavano solo macchine, ma ci piace ripensare anche alla riqualificazione delle Vele, ai parchi d’affaccio sul Tevere, ai tanti interventi sulle strade e sui marciapiedi nei quartieri periferici, ma anche ai luoghi dedicati all’accoglienza delle persone più fragili“.
“Stiamo cercando di rendere Roma più accogliente, logisticamente attrezzata a questo flusso di persone” ha sintetizzato Gualtieri ” e fare in modo che lo sviluppo sia in sintonia con i valori del Giubileo“.
Il messaggio di Monsignor Fisichella
Presente all’evento anche Monsignor Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo per il Vaticano, che ha offerto messaggi importanti per i giovani in un parallelo fra passato e futuro.
“Nell’era della cultura digitale 25 anni sono almeno un secolo, o 80 anni” ha sottolineato Fisichella. “Non è cambiata soltanto Roma, la Chiesa, ma le persone, le generazioni. Inevitabilmente cambia l’umanità e anche ciò che produce“.
“Il Giubileo del 2000, voluto e desiderato da papa Wojtyla fin dal 1978, per lui era la tappa dell’ingresso della Chiesa nel 3° millennio. Ovviamente all’epoca c’era soltanto l’e-mail, oggi invece abbiamo di tutto e di più. Anche il Giubileo 2025 si deve immettere, quindi, all’interno di questi passaggi della Storia“.
“Sono 54 anni che sono a Roma, quindi l’ho vista crescere: sono cambiati diversi papi e ognuno ha portato la sua visione, personalità ed esperienza. E la storia di Roma è sempre andata di pari passo con quella del Giubileo: basti pensare che i romani hanno sofferto tantissimo quando, nel 1350, papa Clemente VI aveva indetto da Avignone il Giubileo, persino Petrarca lo supplicò perché tornasse a Roma“.
Monsignor Fisichella ha sottolineato poi il tema centrale di questo Giubileo, la speranza. “È uno stile di vita, in risposta alla violenza e alla sofferenza: non mi riferisco solo alle guerre ma anche a ciò che accade nelle nostre città, dall’aumento dei femminicidi alle vittime della strada, passando per i morti sul lavoro. Parlare di speranza vuol dire dare risposte concrete a queste situazioni“.
La presentazione del libro in Campidoglio
Il libro, disponibile gratuitamente in edicola con il quotidiano sabato 30 novembre, è stato curato da Ottavio Ragone, Conchita Sannino e Francesca Giuliani, con il contributo di numerosi giornalisti e le voci di tanti esperti autorevoli.
Un’opera di approfondimento unico sulle trasformazioni di Roma, con il calendario delle celebrazioni e tutti i significati storici di questo Giubileo.