Il Consiglio del Cibo lancia un’importante iniziativa contro la povertà alimentare
Ospite in collegamento: Samyra Musleh, direttivo “Nonna Roma“
Nel 2022 a Roma erano 170.000 le persone residenti nella capitale (il 6,2% della popolazione) che, bisognose di aiuti alimentari, hanno ricevuto un sostegno da fondi europei. Sono numeri imponenti che dimostrano le grandi difficoltà di tanti italiani e non solo che sono al limite della povertà assoluta.
Ad oggi, però, non è stato consegnato alcun prodotto del nuovo programma alle organizzazioni che distribuiscono gli aiuti alimentari ai nuclei in povertà e, oltre ai ritardi, sono stati introdotti nuovi e pesanti adempimenti burocratici che le organizzazioni territoriali dovranno completare entro il 15 gennaio 2025. Una scadenza insostenibile che impone l’aggiornamento delle cartelle sociali dei nuclei assistiti con la documentazione attestante la soglia I.S.E.E. Il rischio è di chiudere presidi territoriali fondamentali per le persone in povertà alimentare.
Una situazione critica segnalata al Tavolo Contrasto alla povertà alimentare del Consiglio anche dai Poli Civici romani.
L’iniziativa del Consiglio del Cibo
Di fronte a questa situazione, il Consiglio del Cibo (l’organismo che definisce e monitora la realizzazione della politica del cibo di Roma Capitale, proponendo politiche, strategie e idee che rendano sostenibili i sistemi alimentari) ha chiesto al Governo, in particolare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare, di distribuire con urgenza gli aiuti alimentari FSE+ e di prorogare la scadenza del 15 gennaio 2025.
Ieri, alle 18 nella Sala “Laudato Sí” in piazza del Campidoglio, il Consiglio del Cibo ha dato vita ad un’iniziativa per discutere delle misure, urgenti e strutturali, proposte per contrastare la povertà alimentare, invitando a partecipare anche i Ministeri e le Autorità locali competenti.