È partita la sperimentazione delle bodycam sui bus Cotral. Uno strumento per allertare velocemente le forze dell’ordine e proteggere passeggeri e personale nel caso di episodi di violenza. In caso di pericolo, infatti il controllore che indossa il dispositivo lancia l’allarme premendo un pulsante.
Sarà poi la centrale operativa dell’azienda a individuare il mezzo attraverso il sistema gps e a chiedere l’intervento dei soccorsi. Le immagini trasmesse in tempo reale potranno quindi, non solo mostrare ‘live’ quello che accade sul bus, ma anche fornire elementi per le successive indagini.
Sui bus Cotral arrivano le bodycam: via alla sperimentazione
La sperimentazione ha preso il via ieri con 7 bodycam che verranno utilizzate dalle squadre di verificatori Cotral. Si parte nei territori più a rischio, dove negli scorsi mesi si sono verificate delle aggressioni al personale. Telecamere sui controllori a bordo dei bus sull’asse Tiburtino e su quello Pontino, con particolare attenzione alle squadre dove c’è una donna. Nella seconda fase della sperimentazione che partirà a gennaio saranno 55 le bodycam che verranno utilizzate da 32 squadre di verificatori su tutto il territorio.
Le aggressioni ai dipendenti
Nel 2024 sono state ben 14 le aggressioni al personale Cotral avvenute durante il servizio sui mezzi di trasporto, 4 di queste solo tra settembre e ottobre. Una escalation preoccupante. Così l’azienda ha attivato la sperimentazione con l’obiettivo di avere un effetto deterrente e quindi dissuadere chi pensa di poter spadroneggiare sui mezzi pubblici arrivando anche ad utilizzare la violenza, fornendo inoltre uno strumento rapido per allertare i soccorsi.
Come funziona
La telecamera viene indossata dai verificatori che si identificano ad inizio servizio con la matricola. I passeggeri verranno avvisati durante i controlli del titolo di viaggio sul funzionamento della bodycam garantendo il rispetto della privacy. Nel caso dovesse essere necessario, il controllore attiva la telecamera con un pulsante allertando la centrale operativa Cotral che può geolocalizzare il mezzo e vedere le immagini in tempo reale.
In modo tale da poter raccontare alle forze dell’ordine cosa sta accadendo e “permettere un rapido intervento” ha spiegato al Messaggero Manolo Cipolla, presidente Cotral. Le immagini inoltre potranno essere molto utili durante le indagini per rintracciare chi scappa dopo l’aggressione. Un fenomeno piuttosto frequente.