Oscar Manuel Herrejón Caballero, un imprenditore messicano di 64 anni, è stato arrestato a Roma nel giugno 2024, su richiesta dell’Interpol, per accuse di abusi sessuali contro dipendenti di una banca in Messico. L’uomo, ex dirigente bancario, è stato individuato in un B&B a Piazza di Spagna, dopo essersi nascosto con una giovane messicana. Attualmente detenuto a Regina Coeli, Herrejón chiede di essere estradato in Messico per difendersi dalle accuse che considera false, sostenendo che siano il risultato di una vendetta legata a una causa contro la banca per un licenziamento illegittimo.
La cattura dell’imprenditore messicano a Roma
Nel giugno 2024, Oscar Manuel Herrejón Caballero, ex dirigente di una banca messicana, è stato arrestato a Roma, dopo essere stato ricercato per mesi da parte dell’Interpol.
Il suo nome era legato a gravi accuse di violenza sessuale nei confronti di dipendenti della sua ex banca, dove avrebbe abusato di diverse vittime.
Nonostante le accuse, l’imprenditore messicano sostiene con forza la propria innocenza, dichiarando che le accuse siano state inventate da parte dell’istituto bancario come ritorsione per una causa legale in corso.
Herrejón, che aveva viaggiato in Italia per partecipare al matrimonio di suo figlio, è stato rintracciato in un bed and breakfast situato a Piazza di Spagna. Lì, stava cercando di sfuggire alla giustizia, insieme a una giovane messicana, ma l’operazione della polizia è stata rapida ed efficace.
La famiglia dell’imprenditore ha cercato inizialmente di depistare le forze dell’ordine, ma senza successo. Dopo essere stato arrestato, Herrejón è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli in attesa di estradizione.
Le accuse e la difesa di Herrejón
Herrejón si trova al centro di un caso legale che ha attirato l’attenzione sia in Messico che in Italia. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe molestato e abusato sessualmente di diversi dipendenti di una banca messicana, approfittando della sua posizione di potere come dirigente e successivamente come consulente esterno.
Tuttavia, l’imprenditore messicano respinge con fermezza tutte le accuse, definendole completamente infondate. A suo avviso, le violenze sessuali sarebbero state fabbricate dalla banca per danneggiarlo dopo una causa per licenziamento illegittimo intentata contro l’istituto nel 2023. Inoltre, secondo il messicano, le accuse di frode processuale, emesse dalle autorità messicane, sarebbero una vendetta per la sua battaglia legale contro la banca.
Durante un’udienza di fine ottobre 2024, l’imprenditore ha chiesto di essere trasferito ai domiciliari in una residenza italiana, ma la Corte d’Appello di Roma ha respinto la sua richiesta. La decisione della corte ha suscitato una certa attenzione, visto che il caso coinvolge non solo crimini sessuali, ma anche questioni legali più complesse, come la frode processuale e il diritto del lavoro.
Attualmente detenuto in Italia, Oscar Manuel Herrejón ha avviato una richiesta formale di estradizione in Messico, dove spera di poter dimostrare la propria innocenza. Il suo avvocato ha ribadito che le accuse sono parte di un complotto da parte della banca, volta a screditarlo e a evitare di pagargli i diritti dovuti.