Il teatro Valle di Roma riaprirà nel 2026 con una nuova stagione teatrale. A dare l’annuncio il sindaco Roberto Gualtieri durante un sopralluogo nel teatro chiuso da dieci anni dove è in corso il restauro che lo riporterà agli splendori dell’originale con un costo totale di 10 milioni di euro. I lavori continuano e finita la demolizione partirà la fase di ricostruzione tra cui il ripristino della buca degli orchestrali che consentirà di utilizzarlo anche per l’Opera.
Roma, il teatro Valle riaprirà nel 2026 con una nuova stagione teatrale
Il sindaco oggi ha visitato il cantiere del teatro insieme all’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, al presidente e al direttore artistico della Fondazione Teatro di Roma Francesco Siciliano e Luca De Fusco. Obiettivo, riconsegnare alla città il teatro moderno più antico d’Europa a febbraio 2026. “Siamo felici di restituire alla città e al mondo il Teatro Valle, – ha detto Gualtieri – per noi una priorità assoluta. Il costo del restauro, grazie anche ad una variante apportata rispetto allo stanziamento originario di circa 7 milioni di euro è di 10 milioni complessivi” ha aggiunto.
Pronti a festeggiare i 300 anni del Teatro Valle
Inaugurato nel 1727 il teatro è stato più volte oggetto di lavori di restauro e ammodernamento. “Dobbiamo prepararci al meglio per festeggiare i 300 anni del Teatro Valle – ha aggiunto il sindaco di Roma -. E lo faremo. C’è stata una richiesta da parte della Fondazione Teatro di Roma per recuperare la buca dell’orchestra. Il Valle sarà restaurato come era originariamente”.
Stanziamento di altri 3,7 milioni di euro
Un teatro che si avvia verso le 300 candeline. “E’ quindi estremamente delicato – sottolinea Smeriglio – per cui è stato necessario uno stanziamento ulteriore di 3,7 milioni di euro rispetto a quanto stanziato. Risorse che servono alla messa a norma dell’impianto antincendio, tra i più evoluti considerata l’altissima presenza di parti lignee all’interno del teatro, e al ripristino della buca degli orchestrali che consentirà di utilizzarlo anche per l’Opera. La complessità del sito, il ritrovamento di una pavimentazione medievale e il mantenimento dei suoi aspetti storico-artistici sono stati, fino a oggi, la priorità”.
Pirandello torna in scena
“Ringraziamo il Comune di Roma perché ci è venuto incontro – è intervenuto il presidente della Fondazione Teatro di Roma Francesco Siciliano – e ci ha dato la possibilità di riprendere la vocazione di questo teatro, antico, che al suo interno ha sempre visto la contemporaneità. Nel 1921 debuttarono i ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Pirandello. Oggi un classico della drammaturgia che con il direttore De Fusco stiamo pensando con forza di riportare in scena”.