L’Arte di essere Carlo: cinquanta sfumature di Verdone (VIDEO)

Il personaggio del giorno: Carlo Verdone

Nato a Roma, il 17 novembre del 1950, Carlo Gregorio Verdone è uno degli attori, registi, sceneggiatori e comici italiani, destinati a rimanere nella storia della commedia, in qualità di vero e proprio maestro. Con uno stile unico e l’interpretazione di personaggi iconici, racconta le sfumature di diversi temi sociali, dei vizi e delle virtù tipiche dell’uomo, con una leggerezza che non tradisce mai la complessità e la delicatezza della realtà.

Il padre, Mario Verdone, Docente Universitario di Storia del Cinema, Critico Cinematografico e Dirigente del Centro Sperimentale del Cinema di Roma, lo avvicinò a questo immenso e affascinante mondo sin da bambino, con il pieno appoggio della madre, Rossana Schiavina, Professoressa di Lettere. Il secondo nome, “Gregorio” fu scelto come buon auspicio, essendo nato venerdì 17. A Roma infatti, si usa dire “Un Gran Gregorio” a chi si augura “Una grossa Fortuna”.

Nonostante la passione per il cinema, probabilmente inevitabile per il contesto familiare, fino all’età di diciotto anni, Carlo non aveva mai e poi mai pensato di diventare un attore. Dichiarò in passato infatti: “Ero in villeggiatura nel 1968. Avevo i capelli, mi innamoravo spesso, ascoltavo Jimi Hendrix, avevo una Vespa 50 truccata e mi sentivo felice, leggero. Andavo sempre al cinema all’aperto, fumavo di nascosto e per questo prendevo qualche sberla da mio padre. Ero un ragazzo normale e diventare attore era l’ultima cosa che avrei fatto”.

Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Classico al Ginnasio “Torquato Tasso” di Roma (superando una bocciatura al secondo anno), si laurea in Lettere Moderne con la votazione di 110/110 a “La Sapienza”. La tesi, che aveva come argomento il Cinema Muto in Italia, venne realizzata studiando e visionando le pellicole, in compagnia del padre a Grado, dove incontra la regina indiscussa Francesca Bertini, colosso del cinema muto.

Verdone iniziò così a dilettarsi nella ripresa amatoriale di cortometraggi, comprando la sua prima cinepresa da Isabella Rossellini. “Poesia Solare” fu uno dei titoli dei primissimi passi, d’ispirazione underground. L’inizio ufficiale della sua carriera è segnato dal Cabaret. A una sera organizzata per il suo spettacolo partecipò il grande critico Franco Cordelli, che lo recensì con ammirazione sul quotidiano “Paese Sera”. A Teatro invece, venne notato da un’altra grande personalità: il regista televisivo Enzo Trapani. Fu proprio quiest’ultimo a contribuire al suo debutto sul piccolo schermo co  “Non stop”, programma di varietà.

Sergio Leone ne rimase affascinato e lo chiamò di lì a poco per inaugurare anche il grande schermo. “Un sacco bello” segnò definitivamente la sua carriera da regista. Per non parlare di “Bianco, rosso e Verdone” del 1981, un capolavoro senza tempo in cui propose oltre ad una nuova esposizione di personaggi del suo repertorio, anche una indimenticabile ed esilarante figura: Elena Fabrizi, sorella di Aldo, la famosissima “Sora Lella”.

Attualmente, Verdone viene considerato l’erede “naturale” di Alberto Sordi, con il quale ebbe l’onore di lavorare diverse volte. Il suo più grande talento, è quello di riuscire a donare alle sue opere, i toni tipici della commedia ma con un retrogusto amaro. Attento ai temi cinici, agli eccessi sociali e al disagio dell’individuo, senza mai banalizzare o tradire la complessità che lo circonda.

Esempio lampante non può che essere il personaggio di “Furio Zoccano”, il logorroico e ipocondriaco borghese in “Bianco, rosso e Verdone”, o “Ivano Mancini”, il romano volgare, arricchito di “Viaggi di Nozze”.

Cinquanta sfumature di Verdone

  • Carlo Verdone di venerdì 17, precisamente alle 10:17 nel mese dei morti. Oltre il secondo nome “Gregorio”, il primo “Carlo” fu scelto in omaggio a San Carlo Borromeo, il santo protettore nelle preghiere della madre;
  • La sorella di Carlo, Silvia, è sposata con Christian De Sica, conosciuto alle scuole superiori. Compagni di banco per casi, fra i due nacque un legame che li portò a frequentarli dopo la scuola per studiare assieme. Carlo ben presto capì che Christian si recava a casa sua non per studiare ma per vedere Silvia;
  • In una intervista al Corriere della Sera, il padre, Mario Verdone, ha raccontato un episodio esilarante. Si trovò in commissione di un esame di suo figlio. “‘Guardì’, gli dissi, ‘è meglio che torni ad ottobre’. A quel punto lui ha fatto: ‘Papà, ma mi bocci?’. Ed io: ‘Mi dia del lei. Ora vada’”.


ULTIME NOTIZIE

Chiavi di sicurezza: come fidarsi di un agente immobiliare (VIDEO)

Tra le sfide del secolo, quando si tratta di acquistare, vendere o affittare casa,...

Metro A, dal 6 Dicembre torna orario normale

Il servizio sulla metro A tornerà al normale orario programmato a partire dall'inizio del...

Sciopero generale 29 novembre: trasporti a rischio a Roma

Venerdì 29 novembre 2024, Roma affronta un'importante giornata di sciopero generale nazionale che coinvolge...

Tor Cervara, scooter contro scuolabus, un morto

Ennesimo incidente mortale sulle strade di Roma e un’altra vittima. Questa volta è accaduto...

NOTIZIE CORRELATE

00:07:56

Chiavi di sicurezza: come fidarsi di un agente immobiliare (VIDEO)

Tra le sfide del secolo, quando si tratta di acquistare, vendere o affittare casa,...
00:01:58

I Finti “Perbenisti Radical Chic” della Sinistra Italiana (VIDEO)

L'Imprenditore Cristiano Rocchi durante la trasmissione Contrapposti di Henry Pass, "compendia" con determinazione i...

Borrell al G7: “Lavoriamo per un cessate il fuoco in Libano oggi, a Gaza la fame usata come arma”

Joseph Borrell Fontelles, l'alto rappresentante dell'UE, oggi ha parlato ai giornalisti nella sala media...