I tassisti romani sono in attesa della graduatoria per le nuove licenze taxi annunciata dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè. A oltre un mese dal concorso d’esame del 21 ottobre, i circa 2.000 aspiranti conducenti di taxi attendono la pubblicazione delle graduatorie che stabiliranno chi potrà ottenere le licenze. Nonostante l’annuncio di un imminente rilascio, l’elenco ufficiale non è stato reso pubblico, alimentando il malcontento tra i candidati.
Taxi, la richiesta di chiarezza
Gady Funaro, presidente di Aepi Roma, si è rivolto direttamente all’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, chiedendo spiegazioni sulla mancata pubblicazione delle graduatorie, che lo stesso assessore aveva annunciato per la giornata di ieri. La mancanza di aggiornamenti ufficiali sta generando incertezza tra i partecipanti al concorso, molti dei quali attendono con ansia di sapere se potranno finalmente avviare la propria attività di tassisti.
La situazione è resa più complessa dai ricorsi presentati da alcuni candidati esclusi, che avevano chiesto al Tar di sospendere la definizione delle graduatorie. Tuttavia, in una recente comunicazione sui social, l’assessore Patanè ha confermato che il tribunale non ha accolto la richiesta di sospensiva, consentendo di procedere con la pubblicazione. Sono previste due liste separate: una per le licenze ordinarie e un’altra per il trasporto di persone con disabilità. Chi ha presentato domanda per entrambe sarà inserito in tutte e due le graduatorie.
Ha dichiarato il presidente di Aepi Roma Gady Funaro: “L’assessore Patané ha annunciato che lunedì sarebbero state rese note le graduatorie per le nuove mille licenze taxi a Roma. Bisogna mettersi d’accordo, però sul lunedì in questione visto che, a oggi, non se ne ha notizia. Un’approssimazione davvero gravissima se si pensa alle mille famiglie che ci sono dietro a queste nuove licenze, famiglie che hanno bisogno di lavorare e che sperano nel futuro”.
Aggiunge Funaro: “Bisognerebbe chiedere se la stessa approssimazione vale anche per i lavoratori che devono pagare delle scadenze rigide, a costo di grandi sacrifici. Come Aepi Roma abbiamo inviato un lettera per chiedere di incontrare l’assessore per comprendere le cause di questo ritardo ma soprattutto, in un’ottica costruttiva, avviare un confronto per la categoria”, conclude.