I giovani e le relazioni, come approcciano le nuove generazioni all’affettività
Ospite in collegamento: dott.ssa Gaia Vicenzi, psicologa e psicoterapeuta
Il 43% dei giovani pensa che se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale con qualcuno/a, il modo di sottrarsi lo trova: una percentuale che si alza quando a dichiararlo sono i ragazzi (46%), ma è un pensiero che non appare così estraneo anche tra le ragazze.
Sono dati che vanno presi in considerazione soprattutto oggi, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Sì perché, se davvero è necessario cambiare la rotta, bisogna partire soprattutto dalle nuove generazioni, quelle che il cambiamento possono portarlo in atto. Se vogliamo cambiare il pensiero comune, se vogliamo che siano chiari a tutti i concetti di consenso, di libertà personale, di equità, bisogna guardare avanti, a chi ci sarà nei prossimi decenni.
Il rapporto che prendiamo in considerazione (dello scorso febbraio) è quello di Save The Children, una rilevazione sulle violenze di genere realizzata in collaborazione con IPSOS e la campagna social #chiamalaVIOLENZA. Non ci sono solo dati negativi, il 58% degli adolescenti – ad esempio – dichiara che negli ultimi tempi è diventato più sensibile ai temi di genere e il 43% ritiene che sarebbe utile uno sportello psicologico a scuola per sensibilizzare sul tema della violenza di genere.
La gelosia e il consenso
Come vivono la gelosia le nuove generazioni? Come percepiscono il concetto di consenso? Qui ii dati ci mostrano una fotografia particolare: ad esempio, il 24% pensa che se una ragazza non dice chiaramente “no” vuol dire che è disponibile al rapporto sessuale (26% tra i ragazzi e 21% tra le ragazze); il 21% (senza alcuna differenza percentuale tra ragazze e ragazzi) è abbastanza d’accordo con il fatto che una ragazza, seppur sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcol, sia comunque in grado di acconsentire o meno ad avere un rapporto sessuale.