La 41ª edizione del Premio Beppe Viola, un appuntamento storico dedicato alla cultura sportiva, è pronta a tornare a Roma. Il 25 novembre, il Salone d’Onore del CONI ospiterà una cerimonia che celebra l’eccellenza sportiva e giornalistica, rendendo omaggio a figure di spicco del panorama nazionale.
Il premio, promosso dall’Associazione Italiana Cultura e Sport (AiCS) e sostenuto da diverse istituzioni, è intitolato al leggendario cronista sportivo Beppe Viola. Con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e delle principali federazioni sportive, la manifestazione continua a rappresentare un momento di riflessione sull’importanza dello sport come strumento di inclusione, benessere e crescita sociale.
Beppe Viola, i premiati dell’edizione 2024
Quest’anno, il palco del CONI accoglierà personalità straordinarie: tra loro, Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di scherma; Maurizio Pizzuto, direttore dell’agenzia PPN e premiato con il Golden Foot Award; Laura Lunetta, presidente della Federazione Italiana Danza Sportiva, e Giuseppe Bergomi, campione del mondo con l’Italia nel 1982.
Riconoscimenti andranno anche a giovani talenti come Niccolò Pisilli, promessa dell’AS Roma, e veterani del calcio come Mattia Zaccagni, capitano della Lazio.
Presentata da Marco Lollobrigida e Simona Rolandi, volti noti di Rai Sport, la cerimonia coinvolgerà anche i fondatori del premio, Bruno Molea e Raffaele Minichino, che guideranno la consegna dei riconoscimenti. Dal 1984 a oggi, il Premio Beppe Viola ha viaggiato attraverso l’Italia, conquistando un posto d’onore nel cuore degli sportivi e celebrando coloro che, nel mondo dello sport e del giornalismo, incarnano i valori di passione, impegno e inclusività.
Nella conferenza stampa di presentazione, Gabriele Gravina ha dichiarato: “Per noi è un un grande piacere ospitare la presentazione del premio. Un grazie a Raffaele Minichino, amico e organizzatore del premio, per aver voluto condividere con noi un percorso straordinario e virtuoso su cui investiamo tantissimo, che è il binomio tra sport e cultura. Cerchiamo sempre di trasformare la congiunzione in predicato verbale, da ‘sport e cultura’ a ‘sport è cultura’. Un premio dedicato a un gigante del giornalismo italiano che ci fa conoscere e diffondere l’evoluzione del mondo dello sport e del mondo della comunicazione”.