Nel corso della presentazione del rapporto “Tra indifferenze e speranze, la povertà a Roma – un punto di vista”, tenutasi oggi nella Sala Poletti di Palazzo Lateranense, la Caritas di Roma ha offerto un’analisi approfondita delle condizioni di povertà nella capitale.
Giustino Trincia, direttore della Caritas, ha proposto di sospendere gli sfratti, con particolare attenzione a quelli per morosità incolpevole, che rappresentano l’85% del totale. Una misura che, secondo Trincia, sarebbe particolarmente opportuna nell’anno del Giubileo, in un contesto di crescente difficoltà per molte famiglie romane.
I numeri della povertà a Roma
I dati del rapporto 2024 rivelano una realtà preoccupante per la Capitale, con il 12,7% della popolazione a rischio di povertà, una percentuale inferiore rispetto al 20,1% a livello nazionale. Tuttavia, la povertà si presenta in diverse forme e colpisce molte famiglie romane, spesso costrette a fronteggiare difficoltà legate a spese impreviste, arretrati per il mutuo o l’affitto, e difficoltà a mantenere un’alimentazione adeguata o a riscaldare adeguatamente le abitazioni. Questo fenomeno riguarda il 3,1% della popolazione della capitale, contro il 4,5% della media nazionale.
Emerge dal Rapporto povertà 2024 della Caritas di Roma che “a chiedere aiuto nei Centri di Ascolto continuano ad essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. La maggioranza delle persone prese in carico è di sesso femminile, con quasi il 60% del totale, in parte spiegata con la più alta vulnerabilità economica o una maggiore esposizione a situazioni di rischio, oppure, nel caso della richiesta di sostegni economici, nelle maggiori responsabilità nel nucleo familiare”.
E ancora: ‘‘La maggior parte delle persone ha un’età compresa tra i 36 e i 65 anni (64% del totale), il 16% è over-55. Rispetto alle nazionalità diminuisce leggermente la quota degli italiani accolti, il 41,5% contro 42,6% nel 2022; in diminuzione anche i cittadini romeni che con il 7,7% delle presenze rappresenta la seconda nazionalità, seguita subito dopo dai cittadini peruviani (7,4%). Netta diminuzione dei cittadini di nazionalità ucraina (5,5% del totale)”.
Inoltre, quasi il 30% delle famiglie romane ha registrato un peggioramento della propria condizione economica rispetto all’anno precedente. Mentre il 3,5% delle persone intervistate ha dichiarato di arrivare a fine mese con grandi difficoltà. Questi numeri evidenziano un quadro di crescente fragilità economica, dove l’aumento delle disuguaglianze sociali rischia di minare ulteriormente la coesione della capitale.
Il sindaco Roberto Gualtieri, durante il suo intervento nel corso della presentazione del rapporto “Tra indifferenze e speranze, la povertà a Roma – un punto di vista” ha dichiarato: “Accolgo l’appello della Caritas e lo faccio mio. Mi farò portavoce, insieme al Prefetto, nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti”.