Roma si conferma una delle destinazioni preferite dagli studenti internazionali, registrando un incremento significativo delle iscrizioni nelle sue università. I dati del Ministero dell’Università e della Ricerca evidenziano una crescita del 59,5% degli iscritti stranieri negli atenei del Lazio dal 2018 al 2023. Il fenomeno coinvolge sia le università pubbliche che quelle private, rendendo la capitale un centro sempre più cosmopolita per la formazione accademica. Con numeri che superano le 21.000 presenze straniere, le università romane attirano studenti da oltre 160 nazioni, favorendo un ambiente multiculturale e dinamico. Questo successo si lega anche ai risultati ottenuti nei ranking internazionali, che migliorano la reputazione globale degli atenei della capitale.
I numeri delle iscrizioni degli studenti stranieri
Le iscrizioni di matricole straniere negli atenei romani hanno registrato un incremento costante negli ultimi cinque anni, come evidenzia Il Messaggero. Nel 2018 gli studenti internazionali erano 14.400, mentre nell’anno accademico 2022/2023 il numero è salito a 21.750. Questo aumento ha riguardato tanto le università pubbliche quanto quelle private.
La Sapienza, il principale ateneo della capitale, conta oggi oltre 11.000 studenti stranieri, con un incremento di quasi il 50% rispetto al 2018, quando ne registrava 7.700.
Roma Tre ha visto un aumento da 1.233 a 1.635 di iscritti internazionali in un solo anno, mentre Tor Vergata ha raggiunto quota 3.319 iscritti stranieri, contro i 2.205 di cinque anni fa. Anche la Luiss, tra le università private, ha raddoppiato le presenze internazionali in tre anni, rappresentando 117 nazionalità diverse.
Da dove vengono gli studenti stranieri
Il panorama degli studenti stranieri a Roma è estremamente variegato, con rappresentanze da 164 paesi. La Romania si conferma il paese con il maggior numero di studenti, seguita da un notevole incremento di iscrizioni da nazioni come Iran, Cina e Kazakistan.
Gli studenti cinesi alla Sapienza, ad esempio, sono passati da 250 nel 2018 a 800 nel 2023, mentre quelli kazaki hanno registrato un’impennata da 28 a 700 nello stesso periodo.
Questa diversità riflette il crescente prestigio internazionale delle università romane, che puntano su corsi in lingua inglese, programmi di scambio e partnership con istituzioni accademiche globali. Questi elementi rendono gli atenei della capitale particolarmente attraenti per chi cerca un’istruzione di qualità in un ambiente multiculturale.
Programmi per i rifugiati
Oltre a coloro che scelgono Roma per motivi accademici, le università della capitale accolgono anche numerosi giovani rifugiati grazie ai progetti promossi dall’UNHCR.
Questi programmi permettono a studenti costretti a lasciare i loro paesi d’origine di proseguire il percorso accademico in Italia.