Una ragazza di 21 anni, studentessa alla Sapienza di Roma, morta l’altra notte in auto sulla Tiburtina e l’amica al volante positiva all’alcoltest: nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche un 23enne aspirante carabiniere. Gli esami tossicologici hanno rivelato un tasso alcolemico doppio rispetto ai limiti di legge per la conducente di una Opel Mokka, 23enne, indagata per omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza. Ora le potrebbe essere contestata anche la guida in stato di ebbrezza.
L’incidente ha coinvolto anche una Fiat 500, tamponata dalla Opel, i cui 2 occupanti hanno riportato ferite lievi. La vittima è stata sbalzata dall’auto insieme all’amico, tuttora in coma farmacologico. Le dinamiche dell’incidente, secondo i testimoni, sembrano indicare un’accelerazione improvvisa seguita da una perdita di controllo della vettura. Da quanto era emerso fin dai primi momenti dopo l’incidente, i soccorritori avevano riferito di aver avvertito «un forte odore di alcol» all’interno dei rottami della Mokka analizzati anche dai vigili urbani.
L’episodio, che ha avuto un tragico epilogo, solleva interrogativi non solo sulla sicurezza stradale ma anche sui comportamenti a rischio tra i giovani.