Accedere al Colosseo al calar del sole e immergersi nell’atmosfera dell’antica Roma. Questa l’iniziativa pensata e organizzata da Airbnb in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, che offre la possibilità di calarsi nei panni di un gladiatore e di vivere un viaggio unico nel tempo.
L’evento esclusivo, disponibile per sole due serate nel mese di maggio, ha però generato polemiche. Non a caso martedì prossimo l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio vedrà i rappresentanti di Airbn per parlare dell’iniziativa, che inizialmente ha trovato l’opposizione dello stesso assessore.
Colosseo, le parole di Smeriglio
L’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio intervenendo in commissione cultura sul caso dei turisti-gladiatori ha dichiarato: “Abbiamo aperto una interlocuzione con i responsabili europei e italiani della piattaforma. La prossima settimana, il 26 novembre, avrò un incontro con il ceo di Airbnb per spiegare le nostre ragioni. Sarebbe opportuno fare una discussione in Consiglio comunale per esprimere un orientamento che diventi quello di Roma capitale”.
E ancora: “Con Airbnb si collabora, è una piattaforma mondiale importantissima, sarà presente su Roma durante il Giubileo con possibili guadagni importanti, è un interlocutore. Siamo contenti che la piattaforma abbia deciso di investire soldi per la conservazione e il restauro del Colosseo’ credo che debba farlo senza immaginare null’altro in cambio se non la possibilità di contribuire alla tutela della nostra città”, riporta Adnkronos.
Smeriglio ha poi parlato delle polemiche derivanti dall’accordo, che ha definito ”scomposte di alcuni esponenti del centrodestra”, e ha aggiunto asserendo che ”non c’è nessuna ostilità alle attività gladiatorie, le associazioni fanno un gran lavoro’. Il tema è quello ‘dell’utilizzo improprio e un po’ svilente’ di un monumento. Siamo su un ‘crinale che può costituire un precedente: chiunque al mondo può pensare che avendo soldi o partecipando a concorsi organizzati da privati può usufruire in maniera esclusiva di un palcoscenico come quello del Colosseo, questo è sbagliato. Non è che un miliardario o una piattaforma miliardaria può avere un uso esclusivo di un bene pubblico”, ha concluso l’assessore.