Rocca Cencia, i cittadini organizzano finto funerale davanti all’impianto Ama: “Basta, bonificateci!”
Ospite in collegamento: Daniele Salustri, presidente “CdQ Castel Verde” e membro del CAU
Un finto funerale è andato in scena domenica sera davanti all’impianto Ama di Rocca Cencia dove un gruppo di cittadini ha protestato al grido “Basta rifiuti a Rocca Cencia, bonificateci”.
I manifestanti hanno portato una bara con una croce sopra davanti ai cancelli del sito: il timore è che, in vista del Giubileo, possa esserci un possibile aumento dei rifiuti e dei rischi per la salute dei residenti. Già nelle scorse settimane altri blitz, con il tentativo di bloccare i camion in entrata nell’impianto.
“Miasmi insopportabili, viabilità congestionata… vivere qui sta diventando impossibile. Questo è il nostro territorio e qui si sta parlando della nostra salute, non lo diciamo noi ma i i dati: qui c’è una percentuale più alta di tumori. Una cosa che non possiamo più tollerare!” ha spiegato Daniele Salustri, che ha annunciato: “Non ci fermeremo, se necessario arriveremo fin sotto il Campidoglio. Gualtieri deve sentirci, deve ascoltare le nostre ragioni”.
Ama: “Fatto gravissimo, denunceremo alle autorità competenti”
il finto funerale, tuttavia, a qualcuno proprio non è piaciuto: per Ama è un “atto di minaccia rivolto ai responsabili della struttura. Si tratta di un accadimento gravissimo che la società ha già denunciato alle Autorità competenti“. “Davanti ad una evidente escalation dei toni e delle condotte, – dichiara il presidente di Ama Bruno Manzi – chiediamo a tutte le Istituzioni competenti l’impegno affinché continuino ad essere garantite le condizioni per la gestione delle attività della struttura e che l’azienda e i suoi lavoratori possano proseguire ad operare nel territorio con la massima sicurezza e serenità”.
“Per parte sua Ama, anche a Rocca Cencia, implementerà il suo impegno nel processo in atto di miglioramento strutturale dei servizi di pulizia e di igiene urbana per Roma e nel rigettare ogni atto intimidatorio, esprime la più profonda solidarietà ai responsabili della struttura, assicurando ogni supporto all’incolumità dei propri dipendenti” conclude Manzi.
La risposta dei cittadini
“Ama può stare tranquilla, non si trattava assolutamente di una minaccia. Siamo cittadini, madri e padri di famiglia che hanno a cuore il territorio e la propria salute. La bara e il finto funerale volevano indicare simbolicamente che la nostra salute così morirà. E torniamo a ripetere che non è più tollerabile” ha detto Salustri.
