Il mercato immobiliare è da sempre immerso in una costante evoluzione. Nel 2024, le compravendite risultano in netto calo per diversi motivi. Uno dei tanti, che riguarda la Capitale, è proprio il Giubileo, per il quale ci si sta preparando già da un bel po’ e per il quale bed & breackfast e case vacanze stanno avendo la meglio. Per non parlare dei prezzi, poi, che risultano essere davvero troppo alti.
Come distinguersi per vendere casa nel modo più giusto?Vincenzo De Palo, esperto del settore immobiliare, invita come sempre i venditori romani in particolare ad “Esser cauti: il venditore non deve svendere, l’acquirente non deve fare l’affare del secolo. I Prezzi alti, i mutui con una situazione solo leggermente agevolata, determinano un calo nelle compravendite. Nel 2024, appunto, siamo intorno alle 154.000 compravendite più o meno e il mercato potrebbe andare molto meglio”.
La situazione nelle province: tutti i dettagli
Se all’interno di un territorio, qualunque esso sia, soprattutto quello delle province, non si propone di spingere verso un contesto che sia attrattivo per un nuovo pubblico di acquirenti, “il mercato diverrà tale solo per ricchissimi” dice l’esperto, e questo rischio è un rischio importante.
”La Ciociaria sta facendo dei grandi passi in avanti ad esempio, ma ci si deve rendere conto che il mercato è sempre in continua evoluzione per forza di cose. Crisi internazionale, congiuntura economica, i cambiamenti apportati dal digitale …”, per cui è necessario andare alla ricerca di nuovi acquirenti.
“Da parte degli operatori del settore immobiliare – continua De Palo – servono delle strategie importanti”. Purtroppo un’agenzia territoriale non sempre riesce, con il solo lavoro. E’ necessaria una visione di portata nazionale e non unicamente territoriale. “La Ciociaria, dovrebbe puntare molto anche sulla propria storia, sulla propria immagine artistica e culturale perchè al di la dei servizi che possono e devono sempre migliorare, e qui faccio un appello agli amministratori, non posso credere che luoghi come la Cattedrale di Anagni ad esempio – con una storia così imponente alle spalle e che magari potrebbe essere il panorama di molte case nei paraggi – nel suo immaginario di vendita, non possa inserire il contesto storico culturale all’interno del posizionamento”.
Non a caso, Vincenzo sottolinea con estremo orgoglio che Bonifacio Ottavo, quando istituì l’anno santo, in altre parole il “Giubileo”, si trovava ad Anagni. “Nel mercato della provincia di Frosinone, dovremmo essere più concentrati, verso un marketing forte, perchè ci sono anche clienti stranieri che vorrebbero acquistare un immobile in Ciociaria. Ma se ci affidiamo, pur se in buona fede e con impegno, a delle strutture troppo piccole, magari abituate a ragionare ‘da quartiere in quartiere’, non si andrà da nessuna parte”.