I Brics ci taglieranno il Gas? “A Viso Scoperto” puntata del 12/11/2024, con Margherita Furlan, giornalista “Casa del Sole TV” e Vincenzo Maddaloni, giornalista e saggista. Trovi la puntata completa qui.
Puntate precedenti sui BRICS qui e qui.
Il vertice dei BRICS a Kazan
L’alleanza era inizialmente composta da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ma è stata ampliata nel 2023 per includere Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
A Kazan si è registrato l’ingresso 13 nuovi paesi partner, cioè con partecipazione limitata e senza diritto di voto, sono Turchia, Indonesia, Bielorussia, Cuba, Bolivia, Malaysia, Uzbekistan, Kazakistan, Tailandia, Vietnam, Nigeria, Uganda e Algeria. Nuovi ingressi sono previsti nel il 2025.
Iran nuovo hub energetico dei BRICS
Nel corso del vertice che si è tenuto il 22 e il 24 ottobre, a Kazan, in Russia, si è parlato del progetto di fare dell’Iran il nuovo hub energetico dei BRICS, questo il commento di Margherita Furlan:
“L’Iran può diventare un hub energetico per il Medio Oriente, ma anche per noi, per cui se eliminassimo un po’di sanzioni sicuramente potrebbe essere utile, l’Iran potrebbe fornirci sia gas che petrolio e quindi in questo senso potrebbe veramente essere il perno che ci fa in qualche modo sopravvivere. Questo poi sostituirebbe anche la nuova via della seta che è stata abbandonata. I nostri governi, anche compreso quello attuale, hanno deciso di declinare gli accordi con la Cina e per cui questo potrebbe esserci molto utile.
È comunque molto importante il discorso che ha fatto ieri sera Vladimir Putin al Club di Valdai Soči, perché ha detto “Accetteremo il dollaro”, quindi tutto questo sistema finanziario che si sta creando, che si chiama Mbridge, all’interno dei BRICS sia importante ma ancora in fase di costruzione, ma è importante il fatto che si è deciso che si deve collaborare in tutte le valute locali. Vladimir Putin ieri ha detto una frase veramente importante, accetteremo il dollaro. Cosa vuol dire? Vuol dire che l’alleanza si amplia, non dico che gli Stati Uniti entrino nei BRICS, no assolutamente, però comunque i BRICS sono disposti a dialogare commercialmente e politicamente. con gli Stati Uniti d’America, prima fino a ieri non era così e questa è una grande notizia di importanza veramente internazionale, quindi questo ci fa capire che tutte le alleanze che abbiamo visto fino ad oggi possono improvvisamente mutare sotto i nostri occhi, così all’improvviso. Questo significa anche che non solo l’Iran può giocare un ruolo veramente importante in tutta la scacchiera medio orientale, ma… può diventare influente anche per quanto riguarda noi e soprattutto può decidere le sorti di una guerra che ancora è aperta, sotto la tutela della Russia in questo caso. Quindi maggiore dialogo, vedremo evidentemente nei prossimi minuti che le sorti della guerra in Ucraina forse potrebbero essere decise, l’altra guerra però è ancora aperta.
Poi non dovremmo dimenticare anche la Turchia perché la Turchia entrando nei BRICS potrebbe fare anche da ulteriore ponte di collegamento, quindi potrebbe riaprirsi il discorso del South Stream. Fermo restando che comunque c’è ancora un canale, quello del North Stream 2, che è aperto, quindi basterebbe un clic per i tedeschi per poter decidere di riattivare i legami energetici con la Russia. Questo evidentemente non sarà fatto perché l’Europa in questo momento muore e diventa ancora più succube rispetto agli Stati Uniti d’America, per cui energeticamente probabilmente continueremo a rifornirci di gas naturale liquido dagli Stati Uniti d’America che sarà molto costoso. Per quanto riguarda invece l’Iran, il Pakistan e tutti questi paesi, l’India andranno a collegarsi non solamente per quanto riguarda gli scambi petroliferi e gassiferi, ma si collegheranno proprio in un corridoio chiamato Est-Ovest che diventerà molto ampio e molto proficuo per loro. Senza dimenticare poi che c’è anche il corridoio Nord-Sud che si sta assolutamente espandendo con le opere dell’Artico, che stanno prendendo notevole importanza per i commerci internazionali.
Io volevo fare una rettifica sul discorso di prima, io distinguerei nell’Occidente tra Stati Uniti ed Europa. La Russia e i BRICS dialogheranno sicuramente con gli Stati Uniti, ma non con l’intero occidente, perché la Russia e i BRICS sono stati traditi dall’Europa, non dagli Stati Uniti d’America. È questo che si respira, è questo che è emerso chiaramente dal vertice dei BRICS. C’è una netta differenza. Noi non possiamo essere perdonati, noi siamo quelli che abbiamo portato effettivamente la guerra in Ucraina, l’abbiamo sostenuta pur essendo vicini di casa e non avevamo nessun motivo, se non quello di… auto suicidarci e sacrificare il popolo ucraino. Gli Stati Uniti restano una grande potenza mondiale con cui dialogare. Noi non abbiamo nessuna risorsa energetica, noi non contiamo nulla, siamo un peso di fatto, per cui pagheremo questo, pagheremo l’inclusione, pagheremo i salari, pagheremo soprattutto in disoccupazione, perché evidentemente le nostre industrie, come già sta avvenendo, continueranno a essere delocalizzate in… Ovviamente tutti questi paesi che abbiamo nominato avranno di che fare a casa loro e si dimenticheranno assolutamente di noi.
Se non cambia politica la UE è fuori dai giochi
Vincenzo Maddaloni: “Ci siamo dimenticati in questo scenario cupo di aggiungere le minacce di Trump per quanto riguardano i dazi, quindi diventa ancora più dubbio, ma io spero sempre, è una sorta di resipiscenza che alla fine dovrà prima o dopo sollecitare gli animi, perché è assolutamente impensabile che la politica europea possa… continuare come finora è continuata, ma è difficile inquadrare. Certamente quello che è un segnale molto allarmante e nello stesso tempo anche consolante è la crisi politica che è scoppiata in Germania, cosa che essenzialmente è un fenomeno rarissimo per quella nazione. è un segnale che un certo tipo di politica ha dato quei risultati e servirà da esempio a tutto il resto dell’Europa. Consolante perché? Perché può essere un esempio indurre gli altri a serrare i ranghi e a cambiare il corso della politica. Certo che è molto difficile da attuare. Io vedo per esempio l’accanimento di alcuni deputati europei del PD contro ogni manifestazione che si svolge in Italia a favore, a sostegno di quello che può essere l’amicizia tra l’Italia e la Russia, che è un’amicizia basata essenzialmente sull’economia. Quindi questo è un esempio dell’autoflagellazione che noi ci imponiamo e che l’Europa intera si infligge. Cosa bisogna fare? Siamo sempre al solito discorso, bisogna creare le basi perché ci sia una presa di conoscenza, perché non posso parlare di evoluzione perché può essere mal interpretata, ma in effetti una rivoluzione intesa nel più ampio dei suoi significati è necessario partire da qui”.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it