Giornata Mondiale del Diabete: la salute è un diritto umano fondamentale – con Stefano Garau (VIDEO)

Ogni anno, il 14 novembre, si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dalla Federazione Internazionale del Diabete e dall’OMS, al fine di aumentare la consapevolezza e la conoscenza sulle cause, conseguenze, trattamenti e monitoraggio costante di tale patologia.

La data, corrisponde al compleanno di Frederick Banting, uno dei medici che scoprì l’ insulina, ovvero l’ormone che va a regolare il livelli di zucchero nel sangue. Tale giornata costituisce un vero e proprio evento globale, coinvolgendo organizzazioni sia governative che non governative, professionisti del settore, ma soprattutto i pazienti del mondo.

Stefano Garau, giornalista e Responsabile della Comunicazione di FAND, Associazione Italiana Diabetici, sottolinea quanta confusione ci sia ancora attorno alle diverse tipologie di diabete, in particolare modo fra quella di tipo 1 e quella di tipo 2. “Il diabete di tipo 1 è quello che colpisce in grande prevalenza la fascia d’età 0-14 anni e poi si allarga alla fascia giovanile. Colpisce quindi i bambini e i giovani, prevalentemente e si riferisce alla mancanza di produzione di insulina. L’organismo arriva a seguito di un processo immunitario, a distruggere le cellule pancreatiche che sono proposte alla produzione di insulina. Nel diabete di tipo 2 invece, che è il cosiddetto ‘diabete dell’adulto, dell’anziano’, abbiamo una sovrapproduzione di insulina e l’organismo non riesce a utilizzarla”.

Prevenzione e diabete: cosa si può fare?

Stando alle parole di Garau poi, la prevenzione, per quanto riguarda il diabete di tipo 1, non esiste. “Non si ha infatti, la possibilità di evitarlo: la prevenzione in questo caso, può riguardare le complicanze e quindi il paziente si deve concentrare assolutamente nella gestione della sua patologia, per evitare di andare incontro alle complicanze. Ben diverso il discorso della prevenzione per il diabete di tipo 2, quello per così dire della popolazione di massa e di cui si sente tanto parlare. Quella che andiamo a promuovere attraverso la Giornata Mondiale è la prevenzione facendo le glicemie in piazza. Oggi le glicemie sono abbastanza accessibili: è sufficiente fermarsi in farmacia e procedere. Un secondo passaggio, sempre per il diabete di tipo 2 e quindi per quei pazienti maggiormente esposti alle malattie cardiovascolari, è quello di tenere sotto controllo la sua patologia seguendo con un corretto stile di vita per evitare complicanze”.

Complicanze: tra dati allarmanti e miglioramenti

Non bisogna aver paura del diabete – aggiunge. Il diabete va affrontato con serenità, con consapevolezza. Bisogna avere paura di quello che può succedere se il diabete non viene tenuto sotto controllo, perchè è purtroppo una malattia silente e viene sottovalutato… in realtà è una malattia che va ad attaccare le parti fondamentali che sono organi importanti della persona e mi riferisco in modo particolare al cuore, ai reni, agli occhi, alle gambe e ai piedi…. C’è anche da dire che in questi ultimi anni sono diminuite notevolmente le amputazioni, i pazienti che finiscono in dialisi e diminuiscono anche i pazienti che perdono la vista. Tutto questo grazie ad una maggiore consapevolezza della malattia, grazie alle terapie innovative e soprattutto le tecnologie che aiutano molto al monitoraggio”.

Monitoraggio e innovazioni

Le tecnologie hanno colpito ancora e anche in questo campo. A breve non ci saranno più gli attuali dispositivi con cui è necessario prelevare una piccola goccia di sangue. In sostituzione, arriveranno i cosiddetti “sensori” di insulina che permettono un monitoraggio h24. “Dal punto di vista psicologico, il bambino ad esempio o il paziente in generale, è una persona che 24/24 h pensa al fatto di essere diabetico”. Pensa al fatto di dover monitorare l’ insulina e non è per nulla semplice. Fortunatamente adesso, moltissime persone hanno già acquisito “una certa l’intelligenza nella gestione della malattia, per raggiungere i risultati che raggiungono tutti”.

Territorialità: il ruolo delle Amministrazioni Comunali

“Quest’anno, noi di Fand, Associazione Italiana Diabetici – precisa Stefano – per la Giornata Mondiale del Diabete, abbiamo inviato e creato dei collegamenti per sensibilizzare contemporaneamente tutti i comuni italiani, tutte le Amministrazioni Comunali. Stiamo vivendo un periodo dove c’è un grande concentramento di popolazione che va verso le città, quindi l’abbandono delle campagne. Il loro dovere è sicuramente quello di creare spazi di sensibilizzazione, ma allo stesso tempo anche di cercare di creare con le infrastrutture, che poi sono indispensabili per i cittadini… Dedicate almeno un’ora al giorno a voi stessi e ad una bella passeggiata perchè sicuramente farà bene alla vostra salute, sia che parliamo di diabete, sia di cuore, sia di qualsiasi malattia”.



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