Effetto-Giubileo: i rincari generalizzati che preoccupano le associazioni di categoria
Aumentano caffè, panini, stanze in albergo e corse taxi: colpa dell’inflazione? No, è l’effetto Giubileo
Ospite in collegamento: Rosanna Stifano, Vicepresidente Assoutenti
Prendere un caffè al bar e pagarlo 90 centesimi: praticamente un lontano ricordo. O ancora, un tramezzino a circa 2€: chi lo ricorda? Sembra quasi di parlare di un tempo lontanissimo, eppure i rincari generalizzati nella Capitale sono relativamente recenti. Forse ci abbiamo già fatto l’abitudine? Ebbene, arriva una pessima notizia: ne arriveranno altri di rincari e no, non è colpa dell’inflazione. Lo potremmo chiamare “Effetto-Giubileo”.
Qualche numero: per un espresso ci sarà nell’Anno Santo un rincaro generalizzato di circa il 9% con un prezzo minimo che passa da 1,10 a 1,20€. Più caro, di almeno il 12,8% il cappuccino (che dovrebbe toccare, un po’ in tutti i bar, quota 1,50€). Ma altrettanti rincari capiteranno sia per un panino al fast food (+10,9% da 9,24€ a 10,25 nell’Anno Santo), o al pasto in pizzeria (+14,9%, da 10,88 euro a 12,50). Insomma, il Giubileo costerà più caro ai turisti ma anche ai romani che si troveranno, non volendo, a dover pagare di più la piccola ristorazione.
A dirlo è una proiezione fatta dal Centro studi di Assoutenti sui prezzi che saliranno. Ed è probabile secondo gli esperti, che poi indietro non si tornerà: è questo il punto che preoccupa di più.
La preoccupazione di Assoutenti
“C’è il rischio che soprattutto nelle aree turistiche, tra cui il Centro storico, il Vaticano, Prati, gli esercenti ritocchino al rialzo i prezzi dei beni primari come il cibo – dicono da Assoutenti. – Il Giubileo rischia di portare con se una raffica di aumenti a carico di turisti e fedeli che il prossimo anno arriveranno a Roma. Già oggi prenotando per il prossimo anno strutture ricettive nelle zone centrali della capitale si notano tariffe sensibilmente più alte rispetto ai listini oggi in vigore. Il nostro timore è che specie nelle zone “calde” della città anche i listini al pubblico di bar, ristoranti, negozi alimentari subiscano ritocchi al rialzo, considerata l’esigenza dei pellegrini di mangiare, bere e fare acquisti alimentari, al pari di quanto successo a Parigi con le recenti Olimpiadi”.
Rincari che, una volta attuati, non rientreranno e peseranno su tutti i cittadini e su coloro che visiteranno Roma anche dopo il Giubileo: “Ci appelliamo al Comune affinché avvii già da ora, in collaborazione con polizia locale e guardia di finanza, un monitoraggio dei listini al dettaglio finalizzato a punire chi speculerà sui turisti” sottolinea ancora l’associazione.