Donne straordinarie, la modernità di Tamara de Lempicka
Ospite in collegamento: Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia“
Le artiste femminili del passato hanno vissuto all’ombra degli artisti uomini. Ma non è successo a Tamara de Lempicka che ha mostrato la modernità e un nuovo modo di vedere il mondo femminile.
La modernità di Tamara de Lempicka. Chi ha studiato arte in un modo più approfondito ha compreso come il sesso maschile abbia schiacciato le ambizioni e il talento di molte donne: basti pensare ad Artemisia Gentileschi la quale incarna perfettamente il modello di artista rivalutata solo dopo secoli dalla sua morte. Eppure il lungo e difficoltoso cammino che molte artiste hanno dovuto affrontare ha avuto una sua affermazione con Tamara de Lempicka.
Le origini incerte
Tamara de Lempicka, al secolo Tamara Rosalia Gurwik-Górska, ha sempre amato gettare un ombra di mistero sulle sue origini. Alcuni dicono che sia nata in Russia, mentre altri in Polonia. Dalla nonna apprende le grandi lezioni dei maestri del Rinascimento, grazie anche ai numerosi viaggi in Italia. Sin da subito, Tamara mostra un carattere forte e deciso, che non si fa piegare dalle regole di una società ancora fortemente radicata nel patriarcato. Il suo matrimonio con Tadeusz Lempicki ne è la prova. Lui è un uomo che ha preso tutto, eppure lei va contro la sua famiglia e lo sposa. Ha le idee chiare Tamara, così come per la sua arte. Donna moderna e passionale, Tamara ama dipingere figure femminili.
L’universo artistico di Tamara
Il successo per Tamara nel mondo dell’arte arriva presto. Il suo trasferimento a Parigi e la lezione d’arte che ne deriva, soprattutto da maestri come Maurice Denis, le permettono di far conoscere ed apprezzare la sua arte. Mostra fin da subito uno stile unico e raffinato; usa una scarna gamma cromatica che però, dal suo pennello, si trasforma in una varietà di colori dall’aspetto lucente. Parallelamente, vive una vita frenetica: una vita mondana alternata ai salotti letterari ed artistici parigini.
Tamara è una donna che vive in velocità, così come la velocità che sta trasformando il mondo di inizio Novecento. Vive e tocca con mano gli effetti della Seconda Rivoluzione Industriale, la quale cambiò letteralmente la quotidianità delle persone. Dopo il suo matrimonio fallito e una figlia con cui ha un rapporto altalenante, vive diversi amori, ma nessuno resta nel tempo.
Una donna moderna come la sua arte
La sua figura inizia ad essere un modello di indipendenza che esce dagli schemi di una donna casalinga e devota al marito. Lei insegna che la donna può essere molto di più anche da sola. Può permettersi lussi e amanti. è una donna che riceve ciò che chiede. La sua arte, apprezzata fin dagli esordi, le dà sicurezza e ragioni per dipingere con passione. Celebre per molti è il dipinto “Autoritratto sulla Bugatti verde” del 1929.
Questo dipinto potrebbe essere l’emblema o il manifesto di una nuova era per la donna. Lei, elegantissima, è alla guida di una Bugatti di un verde metallico e scintillante. Una donna alla guida di una macchina sportiva, in una posa rilassata e sicura al tempo stesso. Erano gli uomini ad essere rappresentati così un tempo, ma Tamara de Lempicka ribalta questo schema e propone una nuova visione scardinando certezze e arcane tradizioni.
Un’immagine che ha lasciato il segno
L’immagine che Tamara vuole dare di sé è quello di una donna forte e sicura che non deve dipendere da un uomo. L’idea che ne viene fuori è che l’uomo è un accessorio o una semplice estensione di un essere che ha una perfetta forma ed è autosufficiente. Eppure, nonostante questa vita così viva e vissuta al massimo, Tamara inizia a soffrire di depressione e la sua stessa arte subisce una conversione.
I soggetti diventano i poveri e sono sempre di più le opere di taglio religioso. Dalle donne forti, sensuali e provocanti, la sua arte diventa astratta fino a quando decide che non esporrà più al pubblico. Trasferitasi negli Stati Uniti, cerca di ricucire il rapporto con la figlia, anch’essa nel Nuovo continente. Ma è difficile.
La riscoperta
Ma è da Parigi che arriva il biglietto vincente per un suo grande ritorno, a seguito di una grande mostra sull’Art Decò che, in qualche modo, la celebra. Da lì ripartirà per ricostruire l’immagine di una donna che non deve chiedere mai fino alla sua morte nel 1980. Tamara de Lempicka, a suo modo, ha dato una rivincita a tutte quelle donne, artiste e non, che sono state imbrigliate nella rete di una società maschilista e retrograda. Ha mostrato le innumerevoli possibilità che la donna aveva tra le mani. Lo ha fatto a modo suo, vivendo una vota fatta di eccessi e cadute, dalle quali si è sempre rialzata. Cadute e successi che l’hanno resa immortale.
Viaggiare in Egitto è pericoloso? Facciamo chiarezza
Sono in molti ad avere paura quando si tratta di viaggiare in determinati posti del mondo, ma sono anche i siti web che, talvolta, contribuiscono a questo terrorismo psicologico.
Alcuni addirittura lo sconsigliano se non strettamente necessario. C’è chi invece ammette le vacanze in resort senza però avventurarsi fuori. E poi c’è chi mette false idee in testa alle donne che, specialmente se bionde, vanno in contro a pericoli certi. Eppure, viaggiare in Egitto è sicuro. Che tu sia uomo o donna e qualsiasi età tu abbia, puoi partire senza pensieri – ovviamente sempre con coscienza.
Gli spostamenti
Viaggiare è molto semplice e lo puoi fare in autonomia. L’Egitto è molto ben organizzato con i pullman. Go Bus sono sicuramente quelli più famosi ed efficienti, con poche lire egiziane permettono infatti di viaggiare comodi e nel pulito anche per lunghe tratte. È possibile prenotare il biglietto dal sito o da app o direttamente in un ufficio locale. Altrimenti puoi optare per minibus locali ancora più economici che non prevedono alcuna prenotazione, in quanto ne partono diversi più volte al giorno, ma solo quando viene raggiunto il numero di passeggeri.
Viaggi guidati
Se per gli spostamenti e molte località specialmente sul mar rosso puoi spostarti in totale autonomia, è vero anche che alcune mete sarebbero un peccato fatte in solitaria senza i preziosi racconti di una guida. Giza, Saqqara, Luxor o ancora Assuan e Abu Simbel prendono tutto un altro valore se accompagnati da una guida storica.
Posso andare nel deserto in autonomia?
Una domanda ricorrente è se è possibile viaggiare o campeggiare nel deserto in autonomia. La risposta ovviamente è no, proprio per una maggior sicurezza del turista. Va da sé che in alcune città si è di fatto nel deserto – basti pensare a Siwa nel cuore delle dune del deserto libico, o Dahab in mezzo al deserto di montagne rosse del Sinai – e quindi è possibile passeggiare nelle zone limitrofe, ma addentarsi nei deserti in auto è assolutamente vietato, a eccezione di alcune aree dove è permesso transitare e dormire in tenda solo ed esclusivamente accompagnati da un driver autorizzato.
La guerra
Per quanto riguarda il Sinai, molti lo sconsigliano per via della vicinanza con Israele e Palestina. Va da sé che avventurarsi vicino alla striscia di Gaza sia assolutamente sconsigliato ma, per chi desidera fare una vacanza o trasferirsi in località come Sharm el-Sheikh o Dahab, la situazione è sicurissima. Ovviamente, la situazione guerra è un tema che sta molto a cuore e di cui si parla continuamente e chi soggiorna lungo tempo qui potrebbe rimanere impressionato nel fermarsi a riflettere su quello che accade a pochi chilometri di distanza mentre magari sta bevendo un succo di mango fresco con i piedi in acqua subito dopo un giro di snorkeling in serenità.
Sicurezza acqua
Molto importante è che, nelle località dove l’acqua non è perfettamente purificata o leggermente miscelata con acqua di mare, frutta e verdura siano lavate accuratamente con acqua minerale per evitare di contrarre possibili batteri o parassiti tipici delle zone tropicali e africane. Se vuoi comprare frutta fresca, il consiglio è di metterla in una scodella con acqua, sale e aceto e lasciare agire per quindici minuti. No. La frutta non diventerà salata e non avrà sapore di aceto. Promesso. Si consiglia sempre di utilizzare acqua naturale anche per lavare i denti – una bottiglia d’acqua da 1,5 litri costa dalle 7 alle 10 lire egiziane, ovvero dai 0,13 ai 0,19 centesimi di euro circa.
Farmaci
Per quanto riguarda i farmaci, a meno che tu non assuma qualcosa di particolare per problemi specifici, puoi benissimo evitare di occupare spazio in valigia. In Egitto si trovano tutti gli equivalenti, a volte anche originali, dei nostri farmaci a prezzi assai ridotti. Anche nel caso di medicinali specifici, è possibile ordinare l’originale, se non presente in tale farmacia. Una domanda che preoccupa molti è se è possibile reperire psicofarmaci per chi è sotto trattamento o se occorre farsi spedire i farmaci dall’Italia. Anche nel caso di psicofarmaci è possibile reperire ciò che serve. Chiedere sempre consiglio al proprio medico prima di partire.
Abbigliamento
In Egitto la popolazione è in gran parte musulmana con una minoranza cristiana. Non esiste nessun obbligo riguardante l’abbigliamento – a eccezione delle moschee dove gli uomini devono indossare pantaloni lunghi e le donne coprire anche braccia e capelli – ma è sempre bene essere rispettosi del contesto in cui ci si trova.
A Dahab, per esempio, è possibile vedere nello stesso contesto beduine in niqab – il velo che lascia scoperti solo gli occhi –, ragazze velate, egiziane o straniere in bikini o in abiti sensuali e la donna in burqa. Anche a Siwa, dove le donne indossano tutte il burqa, non esistono regole esplicite, ma è logico che sia più rispettoso mantenere un abbigliamento meno succinto o quanto meno domandare al proprio arrivo a qualche persona di riferimento. La soluzione più comoda è avere sempre un velo in borsa da mettere sulle spalle o in testa all’occorrenza.
La ricerca del lavoro: strategie e risorse efficaci
Conoscere i propri limiti e punti forza è un bel passo in avanti e avere chiare le proprie ambizioni professionali permette di orientare al meglio la ricerca del lavoro. In questo contesto, le strategie e le risorse efficaci giocano un ruolo fondamentale. Non tutti però hanno le idee chiare. A questo punto è possibile rivolgersi a un orientatore o a un business coach. Un’altra possibilità potrebbe essere la partecipazione a seminari o workshop a tema.
La ricerca del lavoro è un processo fondamentale, poiché consente di identificare le posizioni adeguate e di presentare la propria candidatura in modo efficace. Inoltre, la ricerca del lavoro rappresenta un’opportunità di crescita personale e professionale, permettendo di valorizzare le proprie abilità e di accrescere le prospettive di carriera.
Fase preparatoria: autovalutazione e definizione degli obiettivi
Durante la fase preparatoria della ricerca del lavoro è fondamentale dedicare del tempo all’autovalutazione delle proprie competenze e interessi, al fine di individuare le proprie capacità e determinare gli obiettivi professionali. Questo processo aiuta a comprendere le proprie skill e preferenze, permettendo di focalizzare la ricerca del lavoro su ruoli e settori in linea con le proprie aspirazioni e potenzialità, aumentando così le probabilità di successo nella ricerca e nell’ottenimento di un impiego gratificante.
Nel processo di autovalutazione delle competenze e interessi, è utile analizzare le proprie abilità, conoscenze e inclinazioni, sia personali che professionali. Questo può essere svolto attraverso test di valutazione, autoanalisi e feedback da colleghi e supervisori. È importante anche considerare le esperienze passate, i successi ottenuti e le attività che si trovano a proprio agio a svolgere. L’obiettivo è di mappare in modo accurato le proprie competenze e interessi, in modo da poter evidenziare queste caratteristiche durante la ricerca del lavoro.
Strumenti e risorse per la ricerca del lavoro
Nella ricerca del lavoro è fondamentale utilizzare strumenti e risorse efficaci. Questi includono il curriculum vitae e la lettera di presentazione, nonché l’uso di portali online e social media per la ricerca di opportunità lavorative. Questi strumenti offrono la possibilità di presentare in modo professionale le proprie competenze e qualifiche, nonché di entrare in contatto con potenziali datori di lavoro.
Un curriculum vitae efficace è ben strutturato, chiaro e mirato alle competenze richieste per il lavoro desiderato. Dovrebbe evidenziare in modo accurato e conciso le esperienze lavorative, le competenze e le qualifiche del candidato. Inoltre, è importante adattare il curriculum vitae a ciascuna posizione desiderata, evidenziando le esperienze e le abilità più rilevanti per quella specifica opportunità. A volte, anche la grafica può essere utile per attirare l’atetnzione del reclutare. In alcuni lavori, il semplice CV non potrebbe non essere sufficiente. In tal caso, si consiglia di creare un portfolio visivo per mostrare le proprie competenze e capacità.
La lettera di presentazione offre l’opportunità di presentare la propria motivazione e le ragioni per cui si desidera lavorare per una determinata azienda o svolgere un certo ruolo. Dovrebbe essere personalizzata per ogni candidatura e evidenziare in modo chiaro e convincente le ragioni per cui il candidato è il più adatto per la posizione in questione.
I portali online, come siti web di annunci di lavoro e piattaforme per la pubblicazione del curriculum vitae, offrono un’ampia gamma di opportunità lavorative. Allo stesso modo, i social media professionali come LinkedIn possono essere utilizzati per creare una rete professionale, entrare in contatto con recruiter e potenziali datori di lavoro, e restare aggiornati sulle ultime opportunità nel mercato del lavoro. Potrebbe sembrare strano ma anche i social network come FAceboo e TikTok sono delle ottime vetrine, quindi prestiamo attenzione a ciò che postiamo.
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