Roma, si traveste da prete per chiedere un prestito: arrestato 61enne (VIDEO)

Roma, finto prete tenta la truffa in un ufficio postale

Ospite in collegamento: Michela Anniballi, redazione “Roma Daily News

Un uomo di 61 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato all’interno dell’ufficio postale di via Anastasio II, nel quartiere Aurelio, mentre cercava di ottenere un finanziamento bancoposta.

L’uomo, travestito da prete, era accompagnato da un complice e ha esibito una patente di guida sottratta a un alto prelato vaticano, cercando di ingannare i dipendenti dell’ufficio postale.

L’Ufficio Fraud Management di Poste Italiane aveva precedentemente segnalato i suoi movimenti alla Polizia Postale, che monitorava da giorni gli uffici postali della zona, individuati come possibili obiettivi di frodi. Gli agenti, intervenuti tempestivamente, hanno fermato l’uomo e il suo accompagnatore, un quarantenne con precedenti per truffa, in particolare per essersi spacciato in passato come Carabiniere dei NAS esibendo un falso distintivo e un passaporto contraffatto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Durante il controllo, la polizia ha scoperto che il finto prelato possedeva anche una carta d’identità falsificata, intestata a un ignaro residente della provincia di Potenza. Gli agenti hanno inoltre accertato che l’uomo aveva in passato inviato certificati di morte contraffatti a diverse Procure per tentare di far archiviare i procedimenti a suo carico.

Il giudice ha convalidato l’arresto dell’uomo, disponendo per lui gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico.

Muore a 22 anni dopo l’intervento di rinoplastica: si indaga per omicidio colposo

Aveva contattato il chirurgo dopo aver visto i suoi lavori su TikTok, dopo varie ricerche si era convinta che fosse quello giusto, e in compagnia del fidanzato era partita il 4 novembre per fare l’intervento. Invece, il tempo della puntura di anestetico, e la vita di Agata si è interrotta il 7 novembre al soli 22 anni, dopo tre giorni di coma in ospedale Sant’Eugenio all’Eur.

La notizia che si è sparsa subito, in particolare modo sui social, ha suscitato commozione nella comunità locale, la vittima è figlia di un ex consigliere comunale e presidente di una società calcistica; la questione è diventata di dominio pubblico con l’apertura di un’inchiesta della procura di Roma in cui il pm Erminio Amelio ipotizza il reato di omicidio colposo a carico di responsabili dell’ambulatorio privato e di chi ha praticato l’iniezione alla ragazza.

Si ipotizza si sia trattata di una reazione allergica molto violenta, per la quale neanche il ricovero d’ urgenza all’ospedale Sant’Eugenio è servito a interrompere gli effetti e salvarle la vita. Solo però con con l’autopsia, già disposta dal magistrato, si chiariranno molti dubbi.

Sono state inoltre sequestrate le cartelle cliniche per capire, mantenendo l’ipotesi dello shock anafilattico, se fossero state effettuate alla ragazza le domande di rito su eventuali intolleranze e se nel caso lei sapesse di averne. Di seguito andrà verificato se il centro estetico, già sequestrato assieme ai farmaci che sono stati somministrati alle 22enne, alla documentazione clinica del suo ricovero, sia dell’ambulatorio che dell’ospedale, fosse autorizzato a compiere interventi di questo tipo e fosse provvisto di tutte le dotazioni necessarie anche per fronteggiare emergenze di questo genere.

Certamente verrà approfondita anche la figura del chirurgo estetico, i suoi accreditamenti e le specializzazioni, e tutto ciò che riguarda l’attività che pubblicizzava sui social.

Il compagno della ragazza è stato già ascoltato quando ha presentato la denuncia, così come il personale dell’ambulatorio. I genitori di Margaret, Giuseppe Spada e Loredana, assistiti dall’avvocato Alessandro Vinci sono rimasti fino a domenica a Roma, chiusi nel loro addolorato silenzio. Oggi formalizzeranno in procura la nomina di un consulente in vista dell’autopsia. Solo dopo l’esame potranno riportarla a casa.

Bodycam e panic botton per gli autisti, delirio a Roma

Bodycam e Panic Button. Ma solo per gli autisti e i controllori delle linee Cotral. Mentre i colleghi dell’Atac dovranno per il momento aspettare, sperando di non essere presi di mira ancora una volta.

I numeri parlano chiaro. Tra aggressioni, danneggiamenti e minacce nel 2024 sono oltre 200 gli episodi di violenza subiti dal personale dell’azienda di trasporti capitolina. Le cose non vanno meglio in Cotral dove nel 2022 si sono contate oltre 300 aggressioni.

L’ultima risale al 16 ottobre, quando una verificatrice di 41 anni è stata malmenata da un passeggero senza biglietto sopra il bus per Tivoli.

“Non è possibile uscire da casa senza sapere se la sera si torna sani“, ha denunciato in maniera chiara Manola Cipolla, presidente di Cotral, provando a descrivere lo stato di pericolo che vivono ogni giorno autisti e controllori che lavorano nelle zone più periferiche della città e della regione. Ed esso soprattutto per questo che è stato siglato in prefettura il protocollo per la sicurezza sui mezzi pubblici alla presenza del prefetto Lamberto Giannini, dal sindaco Roberto Gualtieri, dal presidente della regione Francesco Rocca, dei vertici delle aziende e del trasporto pubblico locale, Atac e Cotral, e da rappresentanti sindacali di settore.

Due le misure in arrivo per contrastare le violenze contro i conducenti degli autobus di Roma e provincia in vista del giubileo. La Bodycam per i controllori delle linee e il Panic Button collegato al numero di emergenza 112. “In questo modo si ridurranno i tempi di intervento delle forze di polizia“ ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini, che ha spiegato nel dettaglio il funzionamento del nuovo sistema: “Non ci sarà più l’autista che avverte il proprio ufficio che a sua volta allerta le forze di polizia ma ci saranno sistemi di geolocalizzazione, allarmi che scattano subito e sono direttamente collegati con il numero 112 che potranno immediatamente mandare i soccorsi”.

La sperimentazione delle prime body, invece, partirà entro la fine di novembre. Al momento la novità non riguarda l’Atac e le linee periferiche, dove spesso gli autisti sono vittime di aggressioni in quartieri come Ponte di Nona e Tor bella monaca. Ma soli bus di Cotral. Le prime 55 telecamere verranno destinate a tutte le verificatrici donne dell’azienda e una ad ogni squadra di controllori.

“Sono in una fase sperimentale-ha detto il presidente della regione rocca-anche per ragioni di privacy, passo passo verificheremo che sia uno strumento legato esclusivamente alla sicurezza dell’operatore”.

Il Campidoglio, come ha affermato Gualtieri, “Attiverà un osservatorio locale che consentirà di creare una vera e propria mappatura con le linee e gli orari più a rischio da trasmettere alle forze dell’ordine e per capire dove intensificare la videosorveglianza nelle aree più a rischio”.

Atac invece propone la “saturazione degli spazi commerciali commerciali presenti nelle stazioni della metropolitana“ per contrastare il fenomeno delle baby gang e dei borseggi. Una misura per attirare in metro anche chi abita nei quartieri più vicini con l’obiettivo di far scattare la “deterrenza indotta“. Il borseggiatore, secondo il piano di Atac, vedendo ancora più persone in metro, sarebbe invogliato a desistere.

Fontana di Trevi, cosa cambia ora con la passerella?

È stata inaugurata sabato 9 novembre dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dall’Assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, e dal sovrintendente ai Beni culturali, Claudio Parise Presicce, la passerella all’interno della Fontana di Trevi che consentirà di vedere, durante i lavori di restauro, il capolavoro di Nicola Salvi da una prospettiva diversa.

La passerella consentirà una visione davvero unica anche durante i lavori di manutenzione – ha detto il Sindaco Gualtieri, importanti e necessari per conservare la fontana. Una parte dell’intervento è stata fatta, ora si potrà intervenire sulla fontanella degli innamorati. Sarà completata per dicembre: un tempo breve ma non abbiamo voluto privare romani e turisti della possibilità di vedere la fontana. C’è un tappetino contapersone perché così sperimentiamo anche il contingentamento, per una migliore fruizione della fontana. Potranno entrare 130 persone per volta“.

Ogni due settimane si fa lo svuotamento della vasca e la pulizia. Dopo dieci anni dall’ultimo intervento di restauro, però, era necessaria una manutenzione straordinaria più ampia del solito, che andasse a intervenire sui punti dove si accumula maggiore degrado – ha sottolineato Presicce – Il degrado è dovuto al deposito delle patine biologiche che vanno rimosse, la necessità di ripristinare le stuccature che si perdono o si allentano, perché è lì che si infiltra la vegetazione infestante e poi la rimozione dei depositi calcarei. Spesso i visitatori stretti nella calca non riescono a percepire la bellezza artistica della fontana, e questo è un punto di vista inedito e irripetibile, forse al massimo 500 mila persone riusciranno a vederlo“.

Il lancio di una moneta nella Fontana di Trevi è intriso di significato. Si crede che il gesto rappresenti la speranza di un ritorno a Roma, sia esso fisico o spirituale. Molti credono che, se si lancia una moneta, si garantirà un ritorno a Roma nel futuro. Alcuni, invece, credono che il primo lancio di moneta assicuri il ritorno a Roma, il secondo garantisca un nuovo amore, e il terzo porti al matrimonio. Ma ad oggi niente più desideri ma solo multe, passerelle di metallo grigio e una piscinetta artificiale.

L’inaugurazione della passerella ha suscitato un dibattito acceso, in parte per la presenza della cosiddetta “piscinetta” di raccolta delle monete. Il sindaco ha difeso con convinzione questa decisione, spiegando come il getto delle monetine nella vasca temporanea abbia un duplice scopo.

Da un lato, si evita che il lancio diretto sulla fontana danneggi il monumento; dall’altro, l’iniziativa ha un risvolto sociale importante.  Nella mattina dell’11 novembre, come ogni lunedì e venerdì, sono state raccolte le monete lanciate dai turisti all’interno della piscina; solamente nel weekend, i soldi raccolti ammontano a circa 4.600 euro, escludendo le monete in valuta estera, che saranno donati alla Caritas di Roma per le attività benefiche.

Per mantenere l’ordine e il decoro sul percorso sopraelevato, il Comune ha stabilito alcune regole rigide: è vietato gettare monetine sulla passerella stessa o consumare pasti durante la visita. Chi trasgredisce queste disposizioni verrà sanzionato con una multa da parte delle autorità presenti. La gestione degli accessi e la supervisione della passerella sono affidate a Zetema, che impiegherà cinque addetti alla gestione del flusso dei visitatori.

«Teniamo moltissimo alla Fontana di Trevi, che è patrimonio dell’umanità», ha ricordato il sindaco, spiegando che l’acqua della fontana proviene ancora dall’acquedotto Vergine, costruito da Marco Vipsanio Agrippa e funzionante ininterrottamente fin dall’antica Roma. «Ci ricorda le meraviglie degli acquedotti romani e l’importanza dell’acqua come bene comune e universale», ha concluso, richiamando l’attenzione sul valore storico e artistico della fontana, oltre che sull’importanza della manutenzione regolare.

La passerella è aperta il lunedì e venerdì dalle 11 alle 21, tutti gli altri giorni dalle 9 alle 21 (ultimo accesso alle 20:30).

Secondo quanto emerge dal report di Zetéma degli ingressi sulla pedana nel primo weekend, sono più di 14mila le persone che hanno percorso la nuova passerella; più di 6mila nella giornata di sabato e poco meno di 8mila la domenica.

 

 



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