Ieri pomeriggio, a Largo Argentina a Roma, circa 300 persone si sono riunite per un sit-in organizzato dall’associazione 7 Ottobre. L’iniziativa, che ha visto sventolare numerose bandiere israeliane e della pace, è stata indetta per esprimere una ferma condanna alle violenze subite da un gruppo di tifosi del Maccabi Tel Aviv giovedì scorso in Olanda, dove erano in trasferta per assistere alla partita di Europa League contro l’Ajax.
Il sit-in al centro di Roma
Con la loro presenza, i manifestanti hanno voluto ribadire la necessità di combattere la violenza che troppo spesso circonda gli eventi sportivi e che in questo caso ha visto come bersaglio un gruppo di tifosi.
L’associazione 7 Ottobre ha promosso l’evento con l’obiettivo di diffondere un messaggio di pace e tolleranza, denunciando gli atti di odio che hanno colpito i tifosi israeliani. La manifestazione a Roma ha così voluto portare l’attenzione sull’importanza della convivenza e del rispetto reciproco, valori che l’associazione si impegna a sostenere con iniziative di sensibilizzazione.
Il presidente dell’associazione 7 ottobre Stefano Parisi al sit-in organizzato a Roma in Largo di Torre Argentina ha dichiarato: “Come per la maternità surrogata, vogliamo che venga introdotto in Italia il reato universale di antisemitismo. Se le democrazie occidentali non difendono in modo concreto i propri cittadini, noi siamo finiti”.
Noemi Di Segni, presidente della comunità ebraica, aggiunge: “Siamo qui oggi per dire a tutti gli altri, ai non ebrei ‘aprite gli occhi e fidatevi di quello che noi abbiamo vissuto, vediamo, percepiamo e conosciamo’. Perché oggi è una caccia all’ebreo ma domani sarà una donna o una ragazza qualsiasi che si veste come gli pare”.