Una telefonata con la presidente del consiglio Meloni e le rassicurazioni per salvare la metro C. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ora appare più fiducioso, commentando i tagli in Manovra che mettono a rischio l’infrastruttura. “Un taglio sbagliato probabilmente senza consapevolezza, effetto dei tagli lineari” ha sottolineato Gualtieri, che ha anche ribadito quali conseguenze avrebbe il taglio dei fondi: “Ci si fermerei a piazzale Clodio e sarebbe dannosissimo” quando invece si deve “arrivare dove si deve arrivare, all’Olimpico, all’Auditorium. Paradossalmente finendo a Clodio sarebbe costata di più. Poi noi vogliamo partire con due talpe, una da Venezia e una da Farnesina, dove c’è un terreno Ama che non dà fastidio a nessuno. Fare tutto questo a piazza Mazzini, a Prati, avrebbe terremotato un quartiere e sarebbe stata una assurdità“.
Gualtieri ha anche sottolineato il lavoro portato avanti dall’opposizione parlamentare per salvare la Metro C, con “gli emendamenti del Pd” tesi a scongiurare il definanziamento di 425 milioni che mette a rischio il completamento dell’intera infrastruttura, facendo lievitare costi e tempi. Al momento i cantieri attivati arrivano a Piazza Venezia. A seguire ci sarà la tratta ‘T2’ con le previste stazioni di Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e infine piazzale Clodio. Con i tagli a saltare sarebbe la tratta successiva, cioè la ‘T1’, con le fermate Auditorium e Farnesina, cioè nei pressi dello Stadio Olimpico.