Il patto della carbonara, prezzo fisso per contrastare il caro prezzi in vista del Giubileo
Ospite in collegamento: Claudio Pica, Presidente “Fiepet-Confesercenti” Roma
Sono previsti 35 milioni di pellegrini con l’apertura della Porta Santa. Sarà una Roma gremita di presenze e c’è un timore che aleggia da un po’: il caro prezzi. Aumenta il prezzo delle case e aumentano gli affitti brevi, il timore è che ora possano aumentare anche i piatti tipici della tradizione romana.
Così, arriva un accordo tra esercenti: fissare il prezzo della carbonara nei ristoranti della Capitale a una cifra massima di 12 euro. A lanciare l’iniziativa è l’associazione Consumerismo No Profit, che si dichiara preoccupata per il possibile aumento dei prezzi causato dall’atteso afflusso di turisti.
A Roma, il prezzo di una carbonara può variare notevolmente: nei ristoranti più economici, il costo medio si aggira intorno agli 8 euro, ma questa cifra può aumentare in base al tipo di locale e alla zona. In centro città e nei locali più rinomati, un piatto di carbonara può arrivare a costare tra i 10 e i 15 euro. Con il probabile aumento della domanda turistica, si teme che questi prezzi possano arrivare a toccare cifre esagerate fino ai 20 euro.
Alcuni ristoratori romani hanno già accolto favorevolmente l’idea del prezzo calmierato per la pasta più amata dagli italiani, pur riconoscendo le difficoltà legate all’incremento dei costi delle materie prime. Nonostante le spese crescenti per ingredienti di qualità, questi esercenti considerano l’iniziativa un segnale di responsabilità verso i consumatori e un’opportunità per tutelare la tradizione romana da rincari ingiustificati.