L’amianto continua a mietere vittime, 64enne risarcita a Casal Palocco
Ospite in collegamento: avv. Ezio Bonanni, presidente “Osservatorio Nazionale Amianto”
I danni causati dall’amianto, come è ormai noto, non sono immediati ma si presentano anche dopo vent’anni. E così, chi è stato esposto alla fibra killer negli anni ’70 (e oltre) potrebbe vedersi presentare gli effetti oggi. È quello che è successo, come in tanti altri casi, ad una donna di 64 anni a Casal Palocco che è riuscita ad ottenere un risarcimento dall’Inps.
Ma facciamo un passo indietro: la donna era impiegata in un ufficio amministrativo del Consorzio di Casal Palocco, una struttura che si occupava di varie attività di manutenzione della zona residenziale; nel piazzale in utilizzo al Consorzio sono state stipate lastre in cemento e cartoni amianto e, in diversi casi, il materiale è stato “stipato con esposizione alle intemperie, al vento, con riduzione allo stato polveroso ed aerodispersione e inalazione in danno dei lavoratori”, si legge nella nota pubblicata dall’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto).
Durante la sua attività professionale, ignara e inconsapevole della condizione di rischio, la donna è “stata esposta alla fibra killer” per 36 anni e ha subito un danno biologico causato da “una fibrosi polmonare diffusa e ispessimenti pleurici”. La condizione di salute le era stata riconosciuta anche dall’Inail con precedente causa.
La causa e il risarcimento Inps
La lavoratrice, dopo il riconoscimento della malattia professionale, ha chiesto all’Inps la ricostituzione della posizione contributiva che era stata rigettata. Grazie al ricorso dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, è riuscita ad ottenere giustizia: il Tribunale di Roma ha condannato l’Inps a riconoscere il prepensionamento e a rivalutare la posizione contributiva della 64enne. “Questa decisione del Tribunale dimostra che ci sono state funzioni amministrative svolte in luoghi altamente contaminati, e rappresenta una svolta per gli impiegati esposti perché introduce una tutela che è sempre stata riconosciuta solo a chi manipolava il cancerogeno” ha detto Bonanni.
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