All’interno dell’immenso percorso storico della musica, diverse sono state le fasi di trasformazione che hanno coinvolto molteplici sottocategorie e professionisti. Anche il mondo delle colonne sonore cinematografiche, è notevolmente mutato, partendo dal punto di vista gestionale, tecnico-produttivo, passando per quello della sceneggiatura, e arrivando a quello artistico per la scelta dei brani di repertorio e del processo di composizione ex novo.
Marco Werba, Compositore di fama internazionale e Direttore d’Orchestra, vincitore di numerosissimi premi, ha raccontato quanto sia complesso tale settore, seppur meraviglioso: “Vincere un premio è sempre una soddisfazione enorme – esordisce – perchè il mestiere di compositore di colonne sonore, è un mestiere curioso, un po’ anonimo. C’è una musica invisibile, nel senso che il pubblico che si reca nelle sale cinematografiche, spesso non è cosciente che ci sia musica in quel momento. Ma è la musica che lo commuove o lo spaventa. La soddisfazione più grande quindi è quando esce il disco della colonna sonora o quando vinciamo un premio: a quel punto il nostro nome emerge, altrimenti rimarrebbe un po’ nell’ombra… “
Tra tutti i premi conquistati dal compositore, il più importante fino ad ora è stato il “Globo d’oro”, massimo rivelatore di quella musica ”invisibile”, ma estremamente sentita.
“Hybris”e altri progetti
“Hybris, è un piccolo film indipendente spagnolo, presentato al Festival Internazionale di Ourense due/tre settimane fa. Questa è la mia prima collaborazione con un regista spagnolo…” Ellen Williams è stata inoltre, la soprano interprete della musica curata dallo stesso Marco Werba.
Tra i prossimi progetti, “Le melodie nel bosco dei faggi” di Roberto Lippolis, “film poetico, drammatico e interessante – aggiunge – e fra l’altro parla di un compositore, di musica, che è molto importante in questa pellicola”. Seguono “Fantastici animali da circo” di Angelo Antonucci, “3 Killer Pigs” di Thomas Churchill e “The disappearing Girl”, prodotto da Ovidio Assonitis.
Emozioni…elettroniche
Per quanto appassionante, delicato e sognato sia questo settore, è anche ricco di complessità, contaminato anche dalle novità digitali degli ultimi tempi. “La situazione attuale è un po’ problematica, perchè le produzioni, almeno quelle italiane, continuano a stanziare dei budget quasi ridicoli per le musiche. Gli editori musicali, che prima finanziavano le colonne sonore, adesso sono rimasti in pochi e danno un contributo che non è molto alto di solito. Il compositore pertanto, si trova al centro di una situazione in cui deve lavorare con pochi mezzi. Un altro aspetto essenziale a riguardo, è che oggi va di moda la Sound Design e New Age: tappeti sonori fatti con l’elettronica, che non richiedono del tempo nella realizzazione, a discapito di temi musicali importanti come quelli del passato, ormai considerati sorpassati… ”.
Parlare della musica dei film, è indubbiamente complicato. Il compositore poi, come dice Werba, “Non è libero di fare ciò che vuole. Prende le indicazioni del regista, può fare una proposta, ma non sempre queste proposte vengono accettate. Spesso vengono rifiutate e spetta a noi compositori trovare altre soluzioni”…