Sentiamo ormai da un po’ parlare di “Shrinkflation” una parola inventata, o meglio la fusione di due termini che in inglese vogliono dire, in sostanza, “shrink” (“restringere”) e “inflation” (“rincaro”). Prodotti che diventano sempre più piccoli ma aumentano di prezzo. Ne abbiamo parlato con Rush a Punto di Rottura per cercare di capirne di più.
La puntata di oggi nasce da una curiosità che ha portato il nostro conduttore a ragionare sul perché nelle confezioni delle patatine c’è sempre più vuoto che prodotto.
Il perché è abbastanza semplice, le patatine hanno bisogno di azoto per sopravvivere, quest’ultimo viene introdotto all’interno del sacchetto per evitare che a contatto con l’aria marcisca. Le marche più oneste inseriscono solo il 29% di azoto, ma ce ne sono altre che arrivano fino al 59%, quelle più furbe. La domanda quindi sorge spontanea.
Stiamo comprando patatine o azoto?
Da li un ragionamento che porta alla Shrinkflation, un continuo diminuire di prodotto con un notevole aumento di prezzo che spesso viene giustificato da parole che servono solo ad ingannare noi consumatori.
Non è semplice affrontare un discorso di questo calibro e Rush, come ama fare in ogni sua puntata, ha deciso di raggiungere in collegamento video il dott. Giuseppe Voto, esperto di prodotti alimentari e cosmetici di Altroconsumo, che ci ha aiutato a capire qualcosa di più di questo fenomeno.