Due incendi in poche ore nel liceo Gullace a Roma hanno costretto oltre mille studenti alla didattica a distanza. A distanza di poco più di due settimane dai roghi sono stati identificati tre ragazzi ripresi dalle telecamere mentre scavalcavano la recinzione della succursale del liceo in via Deportati del Quadraro. Si tratta di tre minorenni, due di origine straniera e uno italiano, e per questo gli atti sono stati trasmessi alla procura dei minori.
Incendio liceo Gullace, identificati tre ragazzi
I tre adolescenti sarebbero stati ripresi nei video girati da un residente la mattina del 18 ottobre, 24 ore dopo il rogo divampato in uno stanzino attiguo alla palestra del liceo. Nelle immagini i tre sarebbero stati immortalati mentre scavalcavano il cancello. Di lì a poco un nuovo incendio. All’interno non c’era nessuno visto che la struttura era stata dichiarata inagibile già dal primo rogo scoppiato nella notte tra il 16 e il 17 ottobre.
Il doppio rogo
Il primo incendio è divampato poco dopo la conclusione dell’occupazione di un gruppo di studenti in protesta per il cantiere presente nell’istituto che li costringeva a fare i doppi turni. Gli studenti avevano deciso di terminare l’occupazione e chiamare le forze dell’ordine dopo che – avevano spiegato – una trentina di esterni si erano introdotti nell’edificio. Poi di nuovo fiamme la mattina del 18 ottobre con la scuola chiusa perché già dichiarata inagibile. Sugli episodi indaga la polizia del commissariato Tuscolano. Da chiarire se dietro gli incendi possa esserci la medesima mano.
Incontro sullo stato di avanzamento: obiettivo far tornare, quanto prima, i ragazzi in presenza
Intanto ieri presso la sede di Città Metropolitana di Roma Capitale, si è tenuta una riunione sullo “stato di avanzamento della vicenda del Liceo Gullace” con “l’obiettivo di far tornare, quanto prima, tutte le ragazze ed i ragazzi in presenza, evitando il ricorso alla Dad ed ai doppi turni”.
“Nel corso dell’incontro – ha piegato Daniele Parrucci, consigliere delegato all’Edilizia Scolastica della Città Metropolitana di Roma Capitale – abbiamo ripercorso gli eventi che hanno portato all’attuale situazione del Liceo che ha coinvolto la comunità del VII Municipio, condividendo ed analizzando i contributi di studenti e genitori. Gli uffici tecnici del dipartimento edilizia scolastica hanno altresì illustrato gli scenari ipotizzabili per tornare nel minor tempo possibile a una didattica in presenza”.
I danni
I danni sono ingenti. Servirebbero, riporta il Messaggero, due milioni di euro per far tornare la scuola in funzione. Una situazione grave che il sindaco Gualtieri ha illustrato in una lettera inviata la scorsa settimana al prefetto Giannini. L’auspicio spiega Parrucci è “che al più presto venga istituito un tavolo prefettizio per garantire un’ampia convergenza di tutte le Istituzioni su quanto collegialmente concordato”.