È il periodo dell’oro verde, la campagna 2024-2025 dell’olio è cominciata e in molti non vedevano l’ora di sentire quel tipico pizzicorio del prodotto appena uscito dal frantoio che denota quanto l’olio sia fresco.
Molte famiglie – in questa occasione – si riuniscono come da tradizione per lavorare assieme le piante. Prima lo si faceva a mano, ora con gli scuotitori e le reti a terra, ma la passione per un prodotto che allieta le tavole da sempre continua ad essere la protagonista. Dopo averle raccolte, la spremitura va fatta entro poche ore perché le olive, si sa, sono molto delicate.
Le proprietà dell’olio, dopotutto, sono svariate: contribuisce a prevenire patologie epatiche croniche e tumori legati al metabolismo, aiuta a migliorare la funzionalità renale nei pazienti affetti da malattie nefrologiche, è un concentrato di vitamine e minerali, è ad alta digeribilità, aiuta il benessere di stomaco ed intestino, tiene sotto controllo il colesterolo.
Olio nella Regione Lazio
L’oro verde, così prezioso e così richiesto, rappresenta un asset dell’agricoltura laziale e il Lazio ha, secondo Coldiretti, una superficie destinata alla produzione di olio pari a 82mila ettari. Sono quattro i marchi Dop: si tratta di Canino, Sabina, Tuscia e Colline Pontine, oltre al nuovo marchio Igp Olio di Roma.
Olio a Roma
E proprio nella Capitale, anche il sindaco Roberto Gualtieri si è messo al fianco dei lavoratori della Tenuta di Castel di Guido, l’azienda agricola pubblica gestita direttamente da Roma Capitale, per dare il via alla raccolta di 1200 piante che si stimino possano produrre circa 2000 litri di olio, olio che verrà venduto ma in parte donato per progetti di solidarietà.
“Questa bellissima esperienza di solidarietà legata all’olio – dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – non è l’unica a Roma. Da un paio di anni a questa parte stiamo accogliendo le proposte dei comitati di cittadini che ci chiedono di raccogliere le olive dai tanti ulivi che abbiamo in città. Le Associazioni di quartiere di Tor Vergata, per esempio, che coinvolgono decine di cittadine e cittadini nella raccolta delle olive maturate sugli alberi del Parco dei Romanisti/Sisenna, poi le distribuiscono alle famiglie in difficoltà del quartiere l’olio ricavato. Un bellissimo progetto che sosteniamo con l’imminente firma di un protocollo che possa rafforzarlo e ampliarlo nel futuro a tutta la città. un vero modello di città sostenibile.”