Il trasporto pubblico rischia una paralisi: l’8 novembre è previsto uno sciopero nazionale del settore, che colpirà anche Roma. Le principali sigle sindacali di categoria – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – hanno proclamato uno stop di 24 ore senza alcuna fascia di garanzia per protestare contro le attuali condizioni di lavoro. La mobilitazione denuncia il carico eccessivo di lavoro, la mancanza di sicurezza per il personale e richiede interventi più adeguati sulle retribuzioni e sulle indennità.
Nuovo sciopero a Roma
A Roma, oggi è già in atto un primo sciopero indetto dall’Atac, che coinvolge tutti i mezzi pubblici, incluse le linee di autobus, filobus, tram, metropolitane e la linea ferrotramviaria Termini-Centocelle. In questo caso, però, il servizio è garantito nelle fasce orarie critiche, dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00, per consentire comunque i collegamenti essenziali. Ma l’azione dell’8 novembre promette di essere più incisiva, poiché non ci saranno fasce garantite.
Le organizzazioni sindacali chiedono con forza il rinnovo del contratto del settore, ormai scaduto da dieci mesi, e puntano il dito contro la “totale assenza di investimenti” per il trasporto pubblico locale nel piano della Manovra, definendo il provvedimento inadeguato rispetto alle esigenze di un settore in crisi. Le richieste sindacali comprendono, oltre a un aumento delle retribuzioni, misure concrete per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori, con interventi di manutenzione sui mezzi e nelle strutture, incluse le gallerie delle metropolitane.
Una conferenza stampa convocata per martedì 29 ottobre fornirà ulteriori dettagli sulla mobilitazione dell’8 novembre, in un contesto di crescente tensione tra sindacati e istituzion