Leandro Greco ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Catanzaro-Frosinone terminata 0-0.
Le parole di Greco
Analisi della partita.
“Oggi la squadra mi è piaciuta veramente tanto sotto il punto di vista della personalità. Affrontavamo una squadra che è in forma, ha qualità e abbiamo accettato il duello 1 contro 1. Abbiamo avuto occasioni da gol, loro hanno tenuto il pallino del gioco in mano ma non hanno creato molto. Tenendo presente che avevamo un centrocampo con due 2006 e un 2005, che sarà un valore aggiunto per noi”.
La classifica recita ancora ultimo posto a -4 dalla salvezza.
“Noi la classifica al momento non la dobbiamo guardare, tanto sappiamo che è così. E’ un campionato molto lungo se facciamo queste prestazioni perché c’è sostanza e nel tempo arriveranno i risultati. Se fossimo stati non corretti sotto il punto di vista dell’atteggiamento sarebbe diventato un campionato corto perché non hai chance. E’ iniziato un percorso diverso e i ragazzi sono stati top, grande disponibilità e grandi valori. Tutti quelli che hanno giocato oggi si sono fatti trovare pronti”.
Su Sene…
“È un giovane che abbiamo a disposizione, ho cercato e voglio tenere tutti dentro perché abbiamo bisogno di tutti. C’è tanto lavoro da fare con poco tempo a disposizione, poi incide molto la motivazione di questi ragazzi che sopperisce alla mancanza di lavoro. Lui, Barcella, Vural, hanno grandi potenzialità”.
Quanto è importante la prossima sfida col Palermo?
“Le partite sono tutte importanti, è sbagliato pensare che sia una finale da vincere a tutti i costi. Noi ci dobbiamo salvare, quando lo faremo è da vedere. L’ambiente lo deve percepire perché la realtà è questa”.
Oggi avete giocato con un centrocampo giovanissimo. Come nasce questa idea?
“È stata una valutazione che abbiamo fatto, dovevamo decidere quando inserire questi ragazzi se a inizio o partita in corso. Ho pensato che a gara in corso era meglio far entrare gente più esperta, quindi ho preferito utilizzarli subito perché hanno grande qualità”.
Su cosa ha lavorato e cosa ha cambiato dopo l’addio di Vivarini?
“Abbiamo avuto poco tempo per cambiare le cose. Per me Vivarini è un grande tecnico e lo stimo. Ci sono elementi del mio bagaglio culturale che ho cercato di mettere dentro: l’aspetto caratteriale, il rispetto tra di loro, la professionalità. Stiamo battendo molto su questa parte che secondo me incide molto di più sul percorso delle squadre”.