Niente specializzazione e laurea non riconosciuta: denunciato finto medico

Niente specializzazione e laurea non riconosciuta. Fingendo titoli inesistenti si è presentato ad un avviso pubblico ed ha iniziato a lavorare nel pronto soccorso di un ospedale in provincia di Frosinone. Il finto medico, un 50enne della provincia di Roma, non aveva fatto i conti con i monitoraggi a campione eseguiti dai carabinieri del Nas che durante le verifiche hanno scoperto che troppe cose non tornavano sul conto del “professionista” che infine è stato denunciato alla procura di Cassino per esercizio abusivo della professione medica e falso.

Niente specializzazione e laurea non riconosciuta: denunciato finto medico

A scoprire il sedicente medico sono stati i Nas dei Carabinieri di Latina che durante un controllo dei requisiti professionali degli operatori sanitari hanno trovato nel caso specifico gravi irregolarità. In particolare, l’uomo è ritenuto responsabile di aver dichiarato falsamente il possesso della specializzazione in neurologia, ottenendo così la stipula di un contratto a tempo determinato con l’Asl di Frosinone, per un totale di 36 ore settimanali.

Inoltre avrebbe esercitato abusivamente la professione di medico chirurgo presso il pronto soccorso, senza il riconoscimento ministeriale del proprio titolo di laurea conseguito all’estero. A quanto si apprende il finto medico è entrato in servizio lo scorso settembre dopo aver partecipato ad un avviso pubblico.

Un mese al pronto soccorso: denunciato 50enne

Un’esperienza durata poco più di un mese. Ad ottobre infatti i Nas hanno scoperto le prime irregolarità poi approfondite da altri accertamenti ed è scattata la denuncia alla Procura. L’uomo è stato quindi allontanato dal nosocomio del Cassinate.

Controlli dei Nas

Non sarebbe stata una segnalazione mirata a far scattare i controlli. I militari hanno infatti svelato il finto medico durante i normali monitoraggi svolti negli ospedali e che prevedono anche verifiche a campione sul personale che opera nella sanità.

“L’azione intrapresa dai Carabinieri – si legge in una nota – si inserisce in un più ampio contesto di controllo e monitoraggio volto a garantire la legalità e la qualità delle prestazioni sanitarie fornite ai cittadini. Le istituzioni sanitarie sono impegnate a mantenere elevati standard professionali e a tutelare la salute pubblica, perseguendo con fermezza ogni violazione delle normative vigenti”.



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