A “Roma di Sera” Michele Isataka, del Coordinamento dei comitati, “Si, parco, Si ospedale, no stadio” spiega perché la posizione del Campidoglio è sbagliata e l’area boschiva trovata nelle carte degli allegati della Variante al Piano direzionale di Pietralata del 2012, secondo loro, non può essere ignorata.
“L’Assessore all’Urbanistica Veloccia – dice – non tiene conto dell’esistenza del bosco, la cui esistenza stessa invece costituisce un vincolo ope legis… Il documento al quale si fa riferimento è a corredo di una variante non sostanziale al Piano particolareggiato di Pietralata che la riporta nella mappatura, e vi è scritto nero su bianco che tali aree comprendono i parchi urbani naturalistici Cave di Pietralata e Pietralata per i quali è prevalente l’aspetto vegetazione e paesaggistica nei quali la tutela del territorio si esplica attraverso il ripristino e la valorizzazione dei beni storici e paesistici esistenti”.
“Quindi è evidente che in Comune – prosegue – fosse già di fatto nota a tutti sin dal 2012 e bisogna aggiungere che da allora ad oggi l’area si è anche arricchita per importanza e biodiversità, come abbiamo fatto rilevare anche da un’equipe scientifica universitaria mesi fa”.
“Ma è la anche stessa società As Roma – conclude – ad averla riconosciuta in maniera indiretta quando ha fatto una ricognizione di massima e in modo informale ha compreso il bosco con un centinaio di alberi”.
QUI LA PUNTATA CON L’INTERVISTA INTEGRALE: