Boss del contrabbando arrestato a Roma: ricercato dal Kazakistan

La polizia di Roma ha arrestato un boss del contrabbando internazionale, ricercato dalle autorità del Kazakistan per traffici illegali che hanno causato danni stimati in oltre 130 milioni di dollari. L’uomo, un 47enne di origine kazaka, è stato catturato in un hotel sulla via Cristoforo Colombo grazie al servizio di monitoraggio della Questura. Al momento dell’arresto, il latitante era in fuga dal 2007 e deve scontare una pena di 16 anni di reclusione presso il carcere di Regina Coeli.

La cattura del boss

Il fermo del boss del contrabbando è avvenuto durante la notte di domenica 27 ottobre, quando una segnalazione dal sistema “Alloggiati” ha allertato la sala operativa della Questura di Roma.

Questo sistema informatico permette alle forze dell’ordine di monitorare le presenze all’interno delle strutture alberghiere, rilevando persone ricercate o con ordini di arresto.

Gli agenti del distretto di Tor Carbone, supportati dai colleghi del distretto Esposizione, sono intervenuti immediatamente all’hotel segnalato, dove hanno confermato la presenza dell’uomo. Identificato come responsabile di contrabbando a livello internazionale, il latitante è stato subito condotto in arresto.

Il traffico di contrabbando tra Kazakistan e Cina

Secondo le informazioni rilasciate dalla polizia, il boss ricercato era coinvolto in attività di contrabbando di merci tra Kazakistan e Cina tra il 2007 e il 2011. Agendo in collaborazione con altre persone, il gruppo aveva organizzato un traffico transfrontaliero che ha causato un danno economico di 130 milioni di dollari.

Le autorità kazake hanno emesso un mandato d’arresto europeo contro di lui per reati di contrabbando economico, spingendo gli investigatori italiani ad agire prontamente in coordinamento con il servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Ora in custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli, il 47enne dovrà scontare una condanna di 16 anni. La sua cattura mette fine a una lunga latitanza che si protraeva da oltre dieci anni, grazie a un efficiente sistema di controllo delle autorità italiane.



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