Si torna in piazza per la pace. In migliaia sfileranno nel centro di Roma per dire basta alle guerre. Due i cortei organizzati nel pomeriggio di oggi sabato 26 ottobre per chiedere il cessate il fuoco in Medio Oriente, Ucraina e in tutto il mondo. La prima manifestazione da Porta San Paolo al Colosseo fa parte della giornata di mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” che si svolgerà nella Capitale dalle 14.30 alle 17.30 e in contemporanea in altre sei città italiane. Il secondo corteo per la pace partirà alle 16 circa da piazza dell’Esquilino per arrivare intorno ai Fori Imperiali.
In piazza a Roma per dire no alla guerra: doppio corteo nel pomeriggio
Doppio corteo dunque sabato 26 ottobre tra le strade del centro della città con inevitabili divieti di sosta e momentanee chiusure al traffico e deviazione dei bus durante il passaggio dei manifestanti. Il percorso della prima manifestazione organizzata da cinque Reti promotrici della Giornata Europe for Peace, parte da Piramide. Il corteo sfilerà da Porta San Paolo a via Celio Vibenna, lungo via della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena per arrivare in via di san Gregorio. Previste circa 3mila persone.
Roma Mobilità informa che verranno predisposti divieti di sosta su piazza San Paolo, in via della Piramide Cestia, tra Porta San Paolo e piazza Albania, e in via Claudia, tra via Vibenna e via Marco Aurelio. Inoltre possibili deviazioni dei bus delle linee 23, 30, 51, 75, 77, 81, 83, 85, 87, 117, 118, 160, 280, 628, 715, 716, 718, 719,769, 775, C3.
Il secondo corteo per la pace si svolgerà dalle 16 alle 18 con partenza da Piazza dell’Esquilino. Percorrendo via Cavour e largo Corrado Ricci arriverà ai Fori Imperiali all’altezza via di San Pietro in Carcere. Per la manifestazione sono previste deviazioni delle linee di autobus 16, 70, 71, 75, 117, 360, 590, 649, 714 e C3.
In piazza per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo
“Scendiamo in piazza per dire basta con l’impunità, la complicità, l’inazione, per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo, per una conferenza di pace Onu, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia” spiegano i promotori della giornata di mobilitazione “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci.
“Scendiamo in piazza – proseguono – per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune, per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia. Scendiamo in piazza per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi. Scendiamo in piazza per dire no al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari no all’invio di armi ai paesi in guerra”.
