Tra cantieri e ingorghi dovuti al traffico, Roma in questo periodo sta diventando invivibile soprattutto per chi costantemente deve muoversi per andare al lavoro. È quasi una mission impossible arrivare in orario o, addirittura, tornar a casa ad un orario decente – lamentano molti automobilisti – tant’è che se proviamo ad immaginare tale situazione nel periodo clou del Giubileo, ci si mette le mani tra i capelli.
In Campidoglio, di recente, si sono riuniti i sindacati con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, questa volta in veste di commissario straordinario al Giubileo. Argomento principale è stato quello di cercare una soluzione per sgonfiare il traffico durante questo periodo di fine cantieri in vista dell’anno giubilare. Si è pensato, quindi, di proporre per i dipendenti pubblici di ministeri, di Regione ed enti vari lo smart working fino al 24 dicembre per due giorni a settimana. In questo modo, il traffico che rende impossibile la vita ai molti che tutti i giorni prendono la macchina dovrebbe diminuire.
Smart working: provvedimento per Roma. Ma i commercianti?
Il provvedimento dovrebbe prendere la forma di un’ordinanza, ma poco importa a chi in tutta questa situazione potrebbe rimetterci, ossia i commercianti. Le associazioni di categoria che sostengono i pubblici esercizi sono preoccupate.
La realtà è che bar, ristoranti e il commercio in generale potrebbero subire un tracollo perché, ad esempio, per i locali vicini agli uffici tutto questo peserà non di poco sugli incassi. E non si tratta solo delle “grandi spese”, ma questo riguarda anche solo chi vedeva l’impiegato per un caffè dopo pranzo. Da qui al 24 dicembre si contano quindi circa una ventina di giorni in smart working per ogni dipendente che – per varie ragioni – scendeva al bar, andava al ristorante, si faceva la passeggiata di fronte ai negozi, ecc… Queste micro imprese, come altre volte nella storia, vengono in un certo qual modo penalizzate.
In altre parole: è un cane che si morde la coda. Lo smart working potrebbe aiutare a decongestionare il traffico, ma potrebbe anche sfavorire le entrate degli esercizi commerciali. Forse, alcuni dicono, bastava concordare meglio i lavori e non ridurli tutti all’ultimo.