Prima edizione di Motori Capitale: Roma diventa punto di riferimento per il settore

Ogni mezzo presente a Fiera di Roma in occasione della prima edizione di ‘Motori Capitale’, dal 21 al 22 settembre, racconta una storia, porta con sé ricordi di luoghi e personaggi che devono essere preservati e tramandati. Tale appuntamento, organizzato da Fiera Roma e Feeleventi, dimostra in maniera calzante come la filiera dell’auto vada ben oltre il semplice valore economico

Cultura, passione, sperimentazione, ricerca, studio delle linee, eleganza. Tutto questo in alcuni piccoli, grandi capolavori: i veicoli a due e a quattro ruote, un “capitale” che nella Capitale ha trovato terreno fertile. Ogni mezzo presente a Fiera di Roma in occasione della prima edizione di ‘Motori Capitale’, svoltasi dal 21 al 22 settembre scorsi, racconta una storia, porta con sé ricordi di luoghi e personaggi che devono essere preservati e tramandati. Tale appuntamento, organizzato da Fiera Roma e Feeleventi, dimostra perfettamente come il settore dell’auto generi  non solo mero valore economico: si parte dall’acquisto, passando per la manutenzione, arrivando poi al turismo diretto o indiretto che proviene da gare, raduni o – come in questo caso – da eventi.

Con il taglio del nastro si è dato il via all’esperienza unica che i tre padiglioni, e gli ampi spazi esterni della Fiera della Capitale, hanno ospitato esponendo centinaia di mezzi storici tra i più significativi: erano presenti automobili, motociclette e ogni altro mezzo di trasporto che in qualche modo ha contribuito a delineare la storia dei veicoli a motore.

Siamo contenti che i romani abbiano risposto – ha detto ai microfoni di Radio Roma uno degli organizzatori di ‘Motori Capitale’, Eugenio Bernardiperché poi l’elemento di risposta del visitatore è una cartina tornasole del successo della manifestazione espositiva. Avevamo come obiettivo quello di fare una manifestazione dinamica, per tutti. Non soltanto, quindi, una cosa per collezionisti o per commercianti, ma che coinvolgesse anche i bambini e i ragazzi meno fortunati e penso che ci siamo riusciti.

Io ho girato tantissime fiere in tutta Europa per andare a vedere come funzionassero le altre. Vi posso dire che qui ho visto molte famiglie con bambini, e di così tanti non ne ho mai visti in nessun’altra fiera. Me lo hanno detto in molti e questo era il nostro obiettivo” ha aggiunto Sergio Arienzo, l’altro organizzatore di ‘Motori Capitale’.

Motori Capitale nella grande Roma

La settimana motoristica romana permette di apprezzare una bellezza indiscussa e immortale, che nei suoi cambiamenti ha rappresentato e rappresenta il passare del tempo continuando ad attrarre appassionati e curiosi. “Sono ormai tre anni che l’amministrazione, insieme alla collega Giulia Tempesta, lavora per rilanciare il motorismo, in particolare il motorismo storico nella nostra città che ha una storia veramente importante – ha specificato Mariano Angelucci, presidente della Commissione Turismo, Moda e Relazioni internazionali di Roma Capitale -. Ricordiamo a Caracalla la prima vittoria della Ferrari. Tre anni fa abbiamo approvato un atto per rilanciare il motorismo storico e ne siamo molto felici.”

La scelta della Città Eterna non poteva che essere più giusta. “In Italia ci sono dei marchi di prestigio assoluto e di riconoscibilità mondiale. Inevitabilmente in un Paese come il nostro, in cui abbiamo bisogno di conservare questa cultura e di portarla avanti, ci sembrava essenziale poter dare anche a Roma la possibilità di poter avere un incontro come questo”, ha detto Mauro Giustibelli, Exhibition Manager di ‘Motori Capitale’.

Roma diventa un punto di riferimento mondiale per i motori – ha dichiarato Fabio Caiazzo, consigliere di Sport e Salute -. Il settore storico dell’automobilismo è un settore che va tutelato e salvaguardato con un occhio al passato e al presente.” Soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni. “Noi dobbiamo educare le nuove generazioni affinché il percorso culturale abbia delle radici profonde. È per questo che stiamo lavorando nelle scuole per poter dare tutela e prevenzione a questo aspetto che è determinante.”

E Alberto Scuro, presidente di ASI (Automotoclub Storico Italiano), ha reso omaggio alla Città Eterna, città che proprio negli anni Cinquanta ha visto le origini del motorismo storico, delle aziende automobilistiche romane e dei suoi piloti: “è importante per il settore avere un punto di riferimento nel Centro Italia, qui nella grande Roma, punto di riferimento per tutti gli appassionati e che quindi possa negli anni essere coltivata e diventare veramente un punto di incontro per tutta quella che è una realtà italiana.”
Per di più, nella cornice fieristica di ‘Motori Capitale’ c’è stata la possibilità di accogliere i visitatori nell’ “ASI Village”, composto dallo spazio istituzionale della Federazione arricchito da una dozzina di Club affiliati, che rappresentano la passione per le “classiche” sul territorio. Tra i vari presenti, i commissari di “Commissione Lampeggiatori Blu Storici”, appassionati – ancor prima che Commissari – che hanno raccontato ai microfoni di Radio Roma attraverso le voci di Francesco Falciola, Alessandro Cozza e Giovanni Farina quali responsabilità vi siano dietro i veicoli che tutelano l’ordine e la sicurezza pubblica, ma che garantiscono la sicurezza dell’individuo.

A ricordare che quanto esposto non è solo un business – ma anche uno specchio della società e della cultura del momento – è stato Davide Bordoni, consigliere del Vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini. Al taglio del nastro, intervistato dai microfoni di Radio Roma, ha infatti fatto riferimento a come “qualche mese fa ci furono varie battaglie in consiglio comunale a Roma per tutelare le tante auto storiche che circolano in città. Si voleva fare un provvedimento che penalizzava questo settore. Siamo intervenuti a gamba tesa a supporto e sostegno, perché non è solo un tema motoristico, ma anche un tema sociale e culturale.”

Ma il traffico o le buche a Roma, c’erano anche negli anni ’50?

Il traffico e le buche a Roma non sono mai mancate”, ha confermato Riccardo Alemanno, direttore di Automobile Club Roma, che ha parlato persino di un servizio sulle buche risalente al 1960. Ma non l’ha dichiarato con tono polemico, ma anzi ricordando che come ACI ci sono sempre stati. “L’automobile Club Roma era fra tutti gli automobilisti, e c’è tutt’ora. Motori Capitale per noi è un evento importante perché facciamo parte della storia automobilistica romana. Siamo qui con delle vetture veramente iconiche, e tutte incentrate sulla storia romana e particolarmente significative: per esempio c’è l’automobile di Mike Bongiorno o il bisiluro costruito e progettato da Piero Taruffi.

Il bello del panorama fieristico: tra arte e cultura

Girare in Fiera durante la due giorni di ‘Motori Capitale’ ha permesso di vedere modelli di vario genere ed epoca esposti l’uno accanto all’altro: antico e moderno, eleganza e comodità a confronto, in un’esperienza unica nel suo genere, grazie anche a chi protegge il ricordo di questi capolavori collezionandoli e raccontandoli.

Il signor Nicola Bulgari ha da sempre una passione per le auto d’epoca americane nello specifico – ha raccontato Alvise Venza, collaboratore di ‘Fondazione Nicola Bulgari’ -. Ha una collezione di 300 pezzi, qui ce ne sono esposti solo alcuni. La Fondazione si occupa di diffondere la cultura in genere e proprio in quest’ottica siamo qui a Motori Capitale, in particolare per diffondere la cultura motoristica statunitense. Ha rappresentato da sempre lo specchio della società.

L’esposizione di veicoli d’epoca organizzata a Fiera di Roma ha fatto sì che dettagli e caratteristiche di questi “bolidi” potessero essere osservati da vicino, quasi con una sorta di paura di guastare quanto si stesse apprezzando con i propri occhi, increduli di fronte a così tanta storia. Anche perché, a dirla tutta, quante volte sognando abbiamo pensato di vivere in un’epoca diversa, con auto antiche che solamente grazie al cinema sono arrivate ai giorni nostri? Lo sa bene il presidente dell’Associazione CinemAlfa, Ivan Scelsa, che nel 2011 insieme al vicepresidente Daniele De Rosa, ha unito la passione per le auto e per il cinema fondando l’associazione. “A settembre abbiamo fatto 13 anni. Oltre ai classici raduni, eventi e tutto quello che riguarda il mondo dell’automobile, ci occupiamo di portare sul set le nostre vetture. Con i nostri associati, se hanno il piacere e se hanno voglia di condividere questa passione con noi, portiamo sul set le vetture”. E conferma tanta bellezza anche un volto noto del cinema italiano come Sandro Ghiani, che assieme a Rosa Castrogiovanni co-autrice di “Pane e zucchero”, erano in Fiera a presentare il loro libro.

Tra le principali attrazioni, forse le più fotografate, alcune celebri vetture di scena come il carro funebre di “Fantozzi contro tutti”. Riconoscere tra tante, alcune cose che si sono viste sullo schermo, è un’emozione unica. Ancor più emozionante è poter girare tra le auto e le moto d’epoca, percependone bellezza e suoni come l’eccitante rombo dei motori. Ad esempio, nell’area Passione Rossa si sono potuti ammirare sei storici modelli di Ferrari, tra cui la Ferrari di Magnum P.I., ma soprattutto c’è stato un momento d’interazione in cui alcuni ragazzi diversamente abili hanno effettuato un pit-stop riuscito alla perfezione. “Socializziamo molto con delle Onlus di questo genere – ha raccontato Alessandro Tedino, ingegnere di pista di ‘Ferrari Club Passione Rossa’ – e ci teniamo molto a dare delle emozioni particolari a questi ragazzi speciali che sono magnifici, e che ci accompagnano sempre in tutti gli eventi che facciamo.

Tante sono state le aree a tema, corsi pratici, dimostrazioni dal vivo di design, competizioni, convegni, che hanno dato la possibilità di apprezzare l’esperienza a pieno. E, se si osserva bene il design di alcune auto, un sorriso lo si fa. Soprattutto se si tratta dell’auto cosiddetta ‘del sorriso’ da cui, come dice Caterina Sarzi – titolare di SarzAuto e rappresentante di ‘MX-5 Passion Roma’ – “non riesci più a scollartela di dosso e ogni scusa è buona per farci un giro”. Lo conferma anche Andrea Mancini, collezionista di Madza MX-5 ideatore di ‘Miataland’, una realtà dove tutti gli appassionati di auto possono vivere il loro sogno.

Chi è la “Fidanzata d’Italia”?

Motori Capitale ha reso omaggio a lei, la Fidanzata d’Italia, che dal 1954 rappresenta il motorismo italiano a quattro ruote, simbolo di operosità, generosità e soprattutto buon gusto. Si tratta della Giulietta Alfa Romeo, che con le sue linee e il suo design originale rappresenta l’orgoglio tricolore, che sul palco dello stand di ASI festeggia quest’anno i suoi splendidi 70 anni.

Una fiera all’insegna della bellezza

Infine, durante l’intera kermesse ci sono stati due momenti particolarmente emozionanti: il concorso Eleganza “Motori a 4 Zampe”, in cui hanno sfilato simpaticamente cani e auto assieme, e il concorso di Eleganza “Circuito Storico Santa Marinella”.



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