A Roma potrebbe presto entrare in vigore un’importante misura per ridurre il traffico cittadino e accelerare i lavori dei cantieri in vista del Giubileo: il Campidoglio sta infatti valutando un’ordinanza che consentirebbe a circa 25.000 dipendenti pubblici di lavorare in smart working almeno fino al 24 dicembre. L’obiettivo è duplice: alleggerire la circolazione stradale e permettere una maggiore rapidità nei cantieri strategici per l’Anno Santo.
Smart working per i dipendenti pubblici a Roma
Questa iniziativa arriva dopo l’introduzione del lavoro da remoto per 9.000 impiegati del Comune e il suggerimento, rivolto alle aziende private dell’area metropolitana, di adottare modalità simili per contribuire a decongestionare il traffico. Ora, il piano si allarga ulteriormente, coinvolgendo lavoratori di enti come Inps, Inail, agenzie fiscali e altre aziende pubbliche non economiche, in un provvedimento che potrebbe interessare un’ampia fascia di dipendenti statali.
L’obiettivo principale è quello di liberare le strade dal sovraccarico di traffico, specialmente nei mesi cruciali che precedono l’apertura della Porta Santa, permettendo ai cantieri di procedere a ritmo accelerato. Con meno automobili in circolazione, le opere infrastrutturali legate al Giubileo, un evento di portata internazionale, potrebbero essere completate più rapidamente, evitando ritardi dell’ultimo minuto.
Enrico Coppotelli, segretario della Cisl di Roma dice nelle parole riportate dal Corriere della Sera: “Questa ordinanza è in scia agli accordi con i dipendenti comunali e a quello della settimana scorsa con le aziende private, che sta già generando casi di contrattazione. Si tratta di un atto di indirizzo che dovrà poi essere calato nelle singole realtà pubbliche, ma può attivare certamente un percorso virtuoso anche per i dipendenti pubblici”.
Ha aggiunto Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio: “È un passo in avanti importante perché dà una spinta a quelle amministrazioni che sono state più restie ad innovarsi. Auspichiamo ora un’apertura da parte del maggior numero di enti pubblici”.