Il progetto di ricostruzione dell’asilo nido in via Bibbiena, nel quartiere Primavalle a Roma, resta fermo dopo oltre vent’anni di attesa. L’edificio, che doveva essere demolito e ricostruito per accogliere oltre 60 bambini e creare opportunità lavorative per circa 15 persone, non ha visto alcun avanzamento concreto. L’immobile, occupato da diverse famiglie in difficoltà, è stato inserito nel programma “Contratto di Quartiere”, insieme ad altri interventi di riqualificazione urbana, ma i finanziamenti regionali sono stati ritirati. La situazione ha sollevato proteste, con varie associazioni che chiedono al Comune e alla Regione Lazio di ristabilire i fondi necessari per completare il progetto e fornire soluzioni abitative adeguate.
Il progetto del Contratto di Quartiere a Primavalle
Il “Contratto di Quartiere” per Primavalle, approvato nei primi anni 2000, prevedeva una serie di interventi destinati alla riqualificazione urbanistica e sociale del quartiere. Tra i progetti principali, oltre alla ricostruzione delle palazzine di via Gasparri, figuravano il recupero di edifici scolastici dismessi e l’abbattimento con ricostruzione dell’asilo nido in via Leonardo Da Bibbiena.
L’asilo nido, una volta completato, avrebbe dovuto offrire posti per decine di bambini, contribuendo a migliorare i servizi per l’infanzia della zona e creando nuove opportunità di lavoro. Tuttavia, le difficoltà amministrative e l’incapacità delle istituzioni locali e dell’Ater, l’ente che gestisce l’edilizia popolare, hanno bloccato l’intero progetto.
Il ritiro dei finanziamenti e l’appello delle associazioni
La situazione è ulteriormente peggiorata con la recente decisione della Regione Lazio di stornare i finanziamenti destinati al progetto, pari a 3 milioni di euro. Tale provvedimento ha suscitato reazioni forti da parte delle associazioni locali, come l’Unione Inquilini Roma, che ha denunciato l’inefficienza dell’amministrazione e l’incapacità di portare avanti i piani di recupero.
L’organizzazione ha richiesto con urgenza il ripristino dei fondi, sottolineando l’importanza dell’asilo nido per il quartiere e la necessità di dare una risposta alle famiglie che occupano l’edificio, prive di soluzioni abitative adeguate.
Le richieste di intervento a Primavalle
L’Unione Inquilini ha sollecitato un intervento immediato da parte delle autorità politiche e amministrative a livello comunale e regionale.
“Richiamiamo alla responsabilità tutte le forze politico/amministrative, siano esse di opposizione che di governo, ad ogni livello della città e della regione per rifinanziare un piano di ricostruzione, che dovrebbe costare 1.500.000 euro” si legge nel comunicato.
“Nel quartiere la cura di un luogo lasciato al degrado e la necessità di un nuovo asilo nido sono impellenti. Per questo chiediamo: al Consiglio Municipale del XIV° di votare subito e unitariamente un odg o mozione in tal senso, che una delegazione unitaria di consiglieri regionali e comunali visiti il manufatto distrutto dell’ex asilo nido, chiediamo infine all’assessore alla casa Zevi di garantire una casa popolare alle 4 famiglie che da decine di anni vivono dentro la ex scuola”.
“La Regione Lazio può e deve rifinanziare il progetto pilota del contratto di quartiere, i cittadini di Primavalle siano al centro delle scelte politiche” conclude l’Unione Inquilini Roma.