Il violento scontro tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti, ex coppia nota del cinema italiano, ha avuto luogo lo scorso 20 giugno e ha attirato l’attenzione di molti per la sua intensità. La lite, che ha visto coinvolti anche la figlia maggiore di Virzì, Ottavia, e il nuovo compagno di Ramazzotti, Claudio Pallitto, è stata caratterizzata da insulti, minacce e atti di violenza fisica. Di recente Ramazzotti ha successivamente ritirato la querela contro l’ex marito, portando così all’archiviazione del caso.
Il racconto della lite fra Virzì e Ramazzotti
La lite si è verificata in un locale romano e ha coinvolto attivamente sia Paolo Virzì che Micaela Ramazzotti, oltre a Ottavia e Pallitto. Secondo quanto riportato dalle testimonianze raccolte dagli avventori del locale, la situazione è degenerata in un alterco fisico e verbale, con insulti pesanti e violenza.
Ramazzotti ha dichiarato che l’ex marito le avrebbe sputato addosso e rivolto epiteti volgari. I testimoni, tra cui la signora N.V.E., hanno riferito di aver visto la Ramazzotti colpire Ottavia alla testa e al volto, mentre Virzì cercava di separare le due donne.
La ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri
I carabinieri, coordinati dalla pm Barbara Trotta, hanno ricostruito l’evento come una “mezz’ora di fuoco” durante la quale si sono verificati episodi di violenza da entrambe le parti.
Virzì ha denunciato che la figlia Ottavia è stata colpita più volte e privata del cellulare durante la lite. Quest’ultimo, gettato a terra da Ramazzotti, è stato ripreso più volte dalla giovane, che ha continuato a filmare la scena.
L’episodio ha lasciato segni fisici: graffi e lividi sono stati documentati dai medici del pronto soccorso, ma le umiliazioni subite dalle parti coinvolte sono rimaste senza referti ufficiali.
Archiviazione del caso e motivazioni
Nonostante la gravità dei fatti, Ramazzotti ha deciso di ritirare la querela contro Virzì, portando l’inchiesta per violenza privata e lesioni all’archiviazione.
Gli avvocati di Ramazzotti, Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, hanno spiegato che la decisione è stata presa a tutela della serenità familiare, in particolare per proteggere i figli della coppia.
La pm Trotta ha evidenziato come il contesto della lite, caratterizzato da atti di legittima difesa reciproca, abbia giustificato l’archiviazione del caso.
