Apre a Roma l’ambulatorio veterinario sociale Lav per i più fragili. Solo chi ha un animale domestico conosce i costi per prendersi cura del proprio amico a quattro zampe. Costi per il cibo, ma anche per il veterinario che diventano insostenibili per chi ha difficoltà già a pagare l’affitto o addirittura per chi non ha proprio nulla. Senza fissa dimora che condividono anche i pasti con i loro cuccioli e che vorrebbero offrirgli tutte le cure di cui hanno bisogno.
Roma, inaugurato l’ambulatorio di veterinaria sociale Lav
Per loro e per tutte le famiglie con fragilità sociali, è nato a Roma il primo ambulatorio di veterinaria sociale interamente gestito da Lav. Un modo per aiutare chi non sempre è in grado di rispondere a tutti i bisogni dei propri animali. Per questo il progetto è in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio così da garantire ad anziani e famiglie in difficoltà un luogo dove curare i propri amici. Una collaborazione nata nel 2020 durante il lockdown per aiutare le famiglie a nutrire gli animali, portarli fuori, farli visitare e curare qualora necessario.
L’ambulatorio a cui possono accedere solo i padroni “selezionati” per condizioni socio economiche svantaggiate, si trova in viale Regina Margherita ed è stato inaugurato oggi alla presenza di Gianluca Felicetti, Presidente Lav e di Massimiliano Umani della Comunità di Sant’Egidio, parlamentari, consiglieri, assessori comunali e del Viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci.
Al taglio del nastro anche Anna e la sua cagnolina: “Questo posto è un miracolo”
Non potevano mancare al taglio del nastro alcuni beneficiari dell’ambulatorio con i loro animali. Come alcuni senza fissa dimora e la signora Anna che ha preso parte alla giornata di “festa” con la sua cagnolina definendo l’apertura del laboratorio “un miracolo”. “Prendo 700 euro di pensione – spiega Anna accarezzando Chicca – e devo pagare affitto, luce, gas, telefono. Devo comprare da mangiare per me e per lei e i farmaci salvavita che devo prendere. Li pago tutti, tranne uno”. A tutto questo si aggiungono le spese veterinarie che però da oggi per la pensionata saranno un problema in meno da affrontare.
Il presidio sociale: visite, interventi e cure gratuite
Una grande occasione per le persone che vivono in condizioni di fragilità sociale, ma anche per la salute dei loro animali. “L’ambulatorio che offrirà visite, interventi e cure gratuite è un presidio veterinario che garantirà agli animali il diritto alla cura” ha spiegato Alessandra Ferrari, responsabile dell’area animali familiari Lav, sottolineando che si tratta di “un punto di approdo concreto delle attività che Lav porta avanti da anni in collaborazione con Sant’Egidio per non lasciare soli gli anziani soli e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto”
“Rispondere direttamente alle necessità delle persone che vivono con fragilità sociali, grazie alle donazioni dei nostri soci, è motivo di orgoglio per Lav, perché possiamo intervenire in una doppia veste: curando gli animali e prevenendo separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o l’incuria e maltrattamenti” aggiunge Ferrari di Lav.
La sinergia tra Lav e Comunità di Sant’Egidio
“La sinergia tra Lav e Comunità di Sant’Egidio – ha aggiunto Gianluca Felicetti, presidente Lav – è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di One Health. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe” .
“Nostro obiettivo – prosegue il presidente Lav – è anche sollecitare così le Amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa Legge di Bilancio”.
