David Bowie: l’indimenticabile icona del Glam Rock (VIDEO)

Il personaggio del giorno: David Bowie

David Bowie, o meglio, David Robert Jones, nacque a Londra, l’8 gennaio del 1947. Ad oggi è considerata un’icona internazionale della musica Glam Rock, per la quale contribuì come cantautore, polistrumentista, ma anche come attore e performer di grande spessore.

La madre Margaret Mary BurnsPeggy” era una cassiera del supermercato, mentre il padre, Haywood Stenton Jones, era un ex militare ritornato da poco al fronte; in seguito divenne direttore del carcere di Bromley. Il suo interesse per la musica pertanto, non proveniva dalla sua famiglia o da qualche particolare episodio legato ad essa: quando si trasferì in una nuova abitazione, si avvicinò a quel genere statunitense. “Quando ero molto piccolo vidi mia cugina ballare Hound Dog di Elvis e non l’avevo mai vista alzarsi e dimenarsi a quel modo per nessun’altra canzone. Il potere di quella musica mi colpì moltissimo”, raccontò tempo dopo.

L’amore per la musica

Iniziò ad ascoltare il rock’n’roll, il Rhythm and blues… e quando la sua insegnante a scuola gli chiese cosa volesse diventare da grande lui rispose: “Vorrei essere l’Elvis Britannico”. L’unico membro della sua famiglia, alla lontana, ad aver assunto un ruolo fondamentale per la sua formazione musicale, fu il suo fratellastro Terry Burns, come lui stesso dichiarò più volte negli anni. Purtroppo nel 1985, quest’ultimo, si tolse la vita gettandosi sotto un treno, dopo anni di ricovero per schizofrenia paranoide. Terry ispirò David in diverse circostanze, la prima fu l’album “The Man Who Sold The World”.

Il primo esordio in voce, fu in qualità di corista della Chiesa. Quando però negli anni sessanta, entrò in un gruppo di studenti artisti della High School, le sue doti furono sempre più incoraggiate dall’insegnante Owen Frampton, con cui ben presto avrebbe iniziato a collaborare. Dopo diverse esperienze, David si immerse nella bellezza disarmante del palcoscenico, sperimentando performance mozzafiato, costumi in velluto e idee particolarissime, nella band di cui faceva parte.

Nome d’arte, successi e curiosità

Il nome d’arte “David Bowie“, fu adottato dal cantante negli anni, per evitare di essere confuso con Davy Jones dei Monkees. In seguito raccontò di aver scelto quel nome ispirandosi agli omonimi coltelli da caccia: “Volevo qualcosa che esprimesse un desiderio di tagliare corto con le bugie e tutto il resto”. A quanto pare, l’ispirazione venne a David dopo aver visto il film “La battaglia di Alamo” del 1960, nel quale il creatore dei coltelli Jim Bowie era interpretato da Richard Widmark.

Raggiunto il culmine del successo, Bowie non faceva altro che far parlare di se. Basti pensare al suo alter ego “Ziggy Stardust”. Era eccentricità al di sopra di ogni regola e convenzione sociale. Rifiutò il titolo di “Cavaliere” offerto dalla Regina Elisabetta affermando: “Non ne vedo il motivo. Non è ciò per cui ho speso la mia vita”. Oltre ad essere diventato il cantautore polistrumentista più amato di quei tempi, fu anche attore e doppiatore. Interpretò Ponzio Pilato in un film di Scorsese e doppiò un episodio di Spongebob, prestando la sua voce a “Lord Royal Highness” nella puntata su Atlantide, che fra l’altro aveva le pupille di colore diverso. Ma contrariamente a come si pensa, lo stesso Bowie non aveva le pupille di colore diverso, semplicemente una differente dilatazione.

Bowie inoltre era un fan sfegatato delle band che lui stesso aveva influenzato. Tra queste, era follemente innamorato dei Placebo, con cui ebbe modo di collaborare anche più volte negli anni novanta. Morì il 10 gennaio del 2016 a New York City. Dopo aver sofferto di tumore al fegato per diciotto mesi, scomparve esattamente a due giorni di distanza dall’uscita dal suo venticinquesimo album in studio “Blackstar”, che coincise fra l’altro, con il suo sessantanovesimo compleanno.

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