Il personaggio del giorno: Woody Allen
Regista, comico, scrittore, sceneggiatore, attore e commediografo statunitense, Heywood Allen (Allan Stewart Königsberg) nacque a New York il 30 novembre del 1935. Grazie all’intensa produzione cinematografica, ai testi comici e alle gag composte già in età adolescenziale, è considerato uno dei più celebri umoristi dell’epoca.
La sua famiglia, ebrea di origine russo-austriaco-tedesca, appartenne ad una modestissima classe sociale. A soli tre anni, la madre decise di portarlo al cinema a vedere “Biancaneve e i sette nani”, destinato ad affascinare il futuro regista in maniera indelebile: dichiarò infatti che da quel momento, le sale cinematografiche divennero “casa”. Il suo film preferito di sempre fu “La fiamma del peccato”, firmato Billy Wilder.
Woody Allen: il genio… ribelle!
Giovane dal carattere barocco e alquanto ribelle, sembrò odiare l’ambiente scolastico, anche se grazie al suo elevato quoziente intellettivo, riusciva a superare i suoi compagni e ad essere inserito in classi sempre più avanzate. Era solito rispondere male agli insegnanti e disturbare in ogni lezione, senza dimenticare il fatto che non amava per niente completare i compiti a casa. Soprannominato “Red” (“Rosso”) da tutti i compagni, per la sua peculiare capigliatura, si dimostrò notevolmente abile negli sport come baseball, stickball, pallacanestro, football americano e pugilato, che fu costretto però a smettere di praticare su ordine dei genitori.
Sin dall’adolescenza, Allan catturò l’attenzione di tutti con giochi di carte e trucchi di magia, sviluppando sempre più una verve comica che lo contraddistinguerà nel corso del tempo. Proprio a diciassette anni, assunse lo pseudonimo “Woody Allen”: si diceva in onore del clarinettista Jazz Woody Herman, cosa che fu smentita dallo stesso nella sua autobiografia intitolata “A proposito di niente”.
Dalla Tv al Cinema
Dopo numerosi tentativi iniziò a lavorare per la Tv anche se il suo sogno fu da sempre quello di dedicarsi al cabaret. La sua carriera di Stand-up Comedian prende vita nei Night Club newyorchesi, e nel frattempo scrisse per la televisione. Nel 1965 firmò invece la sua prima sceneggiatura cinematografica “Ciao Pussycat”, mentre l’anno successivo realizzò il suo primo lungometraggio dal titolo “Che fai, rubi?” Per il quale firmò non solo la sceneggiatura e la regia, ma apparì anche nel cast. Le sue doti artistiche furono sin da subito ritenute affascinanti, era in grado di saper fare tutto!
A fine anni sessanta, realizzò il suo primo film definito “convenzionale”: il finto documentario “Prendi i soldi e scappa” e dichiarò “Il mio primo film era così brutto che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte”. Era evidente la sua autoironia. E’ nella metà degli anni settanta che raggiunge il culmine del successo: “Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?”.
Curiosità: lo sapevi che…
- Woody non ha mai visto i classici del cinema come “Mr. Smith va a Washington” o “Ben-Hur”; non trova divertenti “Stanlio e Onlio”; adora Hitchcock ma non ama “La donna che visse due volte”;
- Durante le riprese, Woody preferisce far recitare gli attori lasciandoli in assoluta libertà e permette addirittura loro di cambiare le battute. Questo per la sua timidezza nei confronti di personalità note: con Judy Davis, pur avendo recitato con lei numerose volte, non è mai risciò a scambiare due parole;
- a Woody Allen non interessa il giudizio della critica, ed ottenere premi. L’unico giudice di cui tiene conto è Diane Keaton, ex musa ispiratrice.