Badante condannata a 5 anni per maltrattamenti su anziano

Una badante di 55 anni, Gina Daniela Jocab, è stata condannata a cinque anni e quattro mesi di carcere per aver maltrattato un anziano di 75 anni di cui si occupava. L’accusa di abusi è stata provata grazie alle registrazioni video installate nella casa dall’insospettita famiglia della vittima. Le immagini hanno rivelato episodi di violenza fisica e insulti. La donna è stata arrestata a febbraio 2024 e il tribunale ha ora emesso la sentenza.

Maltrattamenti sugli anziani, 5 anni alla badante

Gina Daniela Jocab, una badante di origine rumena di 55 anni, è stata condannata per maltrattamenti ai danni di un uomo di 75 anni che avrebbe dovuto assistere. La sentenza è arrivata al termine di un procedimento con rito abbreviato, che ha ridotto i tempi del processo.

La donna è stata accusata di aver abusato fisicamente e psicologicamente dell’anziano, infliggendogli violenze fisiche e continui insulti. Le prove decisive per l’accusa sono state fornite dalle telecamere di sorveglianza, installate dalle figlie dell’uomo all’interno dell’abitazione.

Prove video schiaccianti

Le telecamere installate nella casa hanno registrato diversi episodi di maltrattamento. La badante ha ripetutamente schiaffeggiato e umiliato l’uomo, obbligato a letto a causa di una grave invalidità.

Nonostante le iniziali difficoltà nel trovare prove concrete, le figlie dell’anziano sono riuscite a documentare chiaramente un episodio in cui la donna ha afferrato l’uomo per la testa e lo ha colpito contro la ringhiera del letto.

Le registrazioni hanno evidenziato non solo violenza fisica ma anche offese verbali costanti, come “Mi fai schifo” e “Devi restare fermo”. Queste frasi venivano urlate in momenti particolarmente delicati, come i pasti, quando la badante sembrava voler esercitare un controllo totale sulla persona.

Arresto della badante e processo

Il comportamento violento della badante è venuto alla luce grazie alla combinazione delle prove video e delle testimonianze dei vicini, che da tempo segnalavano urla e pianti provenienti dalla casa.

Dopo l’arresto avvenuto il 25 febbraio 2024, Gina Daniela Jocab è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Durante il processo, il pubblico ministero ha richiesto una condanna esemplare, che il giudice Elvira Tamburelli ha accolto, pronunciando la sentenza di cinque anni e quattro mesi di carcere per la donna.

La famiglia dell’anziano non si è costituita parte civile, dichiarando come loro unico obiettivo la fine delle violenze e delle umiliazioni subite dal loro caro.

Crescente problema degli abusi sugli anziani

Questo caso rappresenta solo uno degli esempi di un problema più ampio riguardante gli abusi sugli anziani. Secondo recenti studi, un anziano su tre potrebbe essere vittima di maltrattamenti, spesso da parte di coloro che dovrebbero prendersi cura di loro.

I segnali di abusi non sempre sono visibili, e molti casi rimangono nascosti per lunghi periodi, come è avvenuto in questa vicenda. Le telecamere nascoste si sono rivelate fondamentali per far emergere la verità e fermare l’abuso, ma non sempre questo strumento è utilizzato, rendendo difficile l’identificazione dei colpevoli.

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